Partito democratico (Pd)

La vicenda della Milano-Serravalle si infittisce di intrecci. Non si tratta più di un semplice episodio di mazzette e corruzione. Spunta pure una pistola con cui Di Caterina avrebbe minacciato l'ex assessore all'Edilizia di Sesto San Giovanni. Più gli inquirenti scavano, più si ha la conferma di aver a che fare con un fatto strutturale. L'ex pd Fabio Mussi: "Non vorrei scoprire che quei soldi servissero a comprare i congressi"

Andrea Indini
Caso Penati, ora spunta la pistola 
Ma a chi andavano i quattrini?

Un'altra tegola sulla testa di Penati. L'ex presidente della Provincia di Milano, già accusato di concussione, corruzione e finanziamento illecito ai partiti, risulta indagato a Monza per concorso in corruzione per l’acquisto dell'autostrada Milano-Serravalle. I fatti risalgono al 2005, quando la Provincia di Milano acquistò il 15% delle quote dell'autostrada. Secondo l'imprenditore Di Caterina con un sovrapprezzo che avrebbe fruttato la "tangente" a Penati e il suo ex capo di Gabinetto, Giordano Vimercati

Redazione
Serravalle, nuovi guai per il Pd 
Penati indagato per corruzione

Il sindaco di Firenze contestato dai No Tav e Cobas al teatro Verdi. Ovazione per Pisapia. E D'Alema e Scalfari lo attaccano: non era alla sciopero Cgil, chi vuole rottamare deve anche proporre

Domenico Ferrara
I dinosauri della sinistra 
vogliono rottamare Renzi

Oggi si è riunita a Roma la commissione di Garanzia del Pd presieduta da Luigi Berlinguer. La decisione di escludere l'ex braccio destro di Bersani dall’elenco degli iscritti al partito è stata presa all'unimità. Penati rimarrà sospeso dal partito fino al completo positivo chiarimento della propria posizione giudiziaria. E Penati: "Mi ero autosospeso senza attendere il partito". E Di Pietro corre subito a difendere Bersani: "Anche Gesù ne aveva sbagliato uno..."

Redazione
Tangenti Falck, giro di vite nel Pd 
Filippo Penati sospeso dal partito

Un’insolita triangolazione che dalla Puglia passa per Sesto San Giovanni e arriva a Roma. E un piccolo clan di affaristi vicini a Massimo D’Alema che ha investito nel grande affare della riqualificazione della Stalingrado d’Italia, e finanziato la "cassaforte" di Filippo Penati

Enrico Lagattolla
Negli affari di Penati spunta il clan D’Alema
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