Il Pil tornerà a crescere ai livelli pre-Covid, registrati nel 2019, alla fine del 2023. Aumenta la pressione fiscale. Ecco cosa contiene la bozza della Nadef
Il Pil tornerà a crescere ai livelli pre-Covid, registrati nel 2019, alla fine del 2023. Aumenta la pressione fiscale. Ecco cosa contiene la bozza della Nadef
Accordo politico sulla Nadef, ma il varo slitta ancora. Quest'anno decrescita al -9%, rimbalzo a +6% nel 2021
L'esecutivo crede nella "crescita impetuosa", ma sui conti si prepara a battere cassa: verso una manovra senza spese
Il comico illustra ai senatori M5s la sua ricetta iperstatalista e assistenzialista
Il ministro ottimista: "Rimbalzo del Pil maggiore del previsto"
Il disastro del Pil del secondo trimestre 2020 - dovuto al Coronavirus e a come è stato gestito il suo controllo - è superiore al previsto sia dal punto congiunturale
L'Istat corregge al ribasso il secondo trimestre: -12,8%. Gualtieri: "Più entrate fiscali, ci sarà un rimbalzo"
Dai dati Istat emerge che nel secondo trimestre del 2020 il Pil è diminuito del 12,8% rispetto al trimestre precedente. Non si era mai registrato un calo così consistente dal 1995. L'Istat sottolinea che: "La stima completa dei conti economici trimestrali conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate". Si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi: - agricoltura diminuzione del 3,7% - industria diminuzione del 20,2% - servizi diminuzione dell'11% La spesa delle famiglie è diminuita del 12,4% in particolare: - acquisti di beni durevoli diminuiti del 21,4%, - acquisti di beni non durevoli diminuiti del 4,4%, - acquisti di servizi diminuiti del 15,8% - acquisti di beni semidurevoli diminuiti del 15,1%
L’Istat ha rivisto al ribasso i dati del Pil. La stima preliminare evidenziava una contrazione del 12,4% su base congiunturale e del 17,3% su base tendenziale
Secondo un report di Fitch Ratings, a causa dell’emergenza sanitaria l’Italia si ritroverà al termine del quinquennio 2020-2025 con un saldo di crescita zero