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profughi

Siamo a Roma. Anche nella capitale, come nel resto del paese, non si arresta l’emergenza immigrazione. Nelle prossime ore, nella nuova tendopoli della Croce Rossa Italiana di via Ramazzini, arriveranno altri profughi. Già da diverse ore, da quando alcuni residenti hanno dato l’allarme dopo aver notato dai loro balconi la presenza di alcune decine di tende azzurre, il livello di guardia è altissimo. Sul web, dove si è immediatamente trasferito il contagio, gli utenti si scambiano le poche informazioni di cui dispongono, innescando un tam tam di polemiche e condivisioni. Si dicono già tutti pronti ad un’imminente mobilitazione, per chiedere spiegazioni sul destino della nuova tendopoli e far luce su quello che accade al di là del muro di via Ramazzini. Per il consigliere comunale Marco Giudici, di Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale, sarebbero addirittura 700 le persone destinate al misterioso presidio di accoglienza. Giudici, dal suo account personale, tuona: "Non possiamo accettare l’ennesima decisione calata dall’alto e chiediamo che sia trovata una collocazione alternativa a queste persone, perché la scelta che il quartiere sta per subire costerà cara a tutti noi cittadini. Monteverde e Portuense chiedono servizi, non immigrazione incontrollata". Allarmati da questa situazione, ci siamo recati sul posto nel tentativo di scoprire qualcosa di più, e abbiamo catturato le immagini esclusive del centro di prima accoglienza, ancora in fase di allestimento. Si tratta di una soluzione temporanea, un’hub di prima accoglienza, come ci ha spiegato Alessandra Filogra, adetta stampa della Croce Rossa Italiana del Comitato Area Metropolitana di Roma Capitale. Il presidio umanitario, nato per volontà della prefettura di Roma, si prepara ad accogliere 150 rifugiati sbarcati nei giorni scorsi a Brindisi.

Elena Barlozzari
La nuova tendopoli di Roma

Siamo stati nella tendopoli di via Tiburtina, dove da alcuni giorni sono accampati centinaia di migranti sbarcati in Sicilia, che vivono nel degrado più assoluto in attesa di proseguire il loro viaggio verso le principali città del Nord Italia

Alessandra Benignetti
Emergenza profughi a Roma: in centinaia accampati in via Tiburtina

A Reggio Emilia la presidente della mensa del vescovo denuncia: "Ci sono cinquanta o sessanta persone che vengono ogni giorno: prendono il buono pasto in albergo, forse lo rivendono, e poi vengono qui. Se non gli piace il cibo, lo buttano"

Ivan Francese
Profughi buttano il cibo offerto loro dal vescovo di Reggio Emilia
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