
Gli italiani chiamati a votare sono 47,5 milioni a cui si aggiungono 3 milioni all’estero. Perché il referendum sia valido,dovrà aver votato almeno il 50% più uno dei cittadini, cioè più di 25 milioni di elettori. La raccolta firme è iniziata nell'aprile 2007
Chi si batte per il sì assicura che, in caso di vittoria, il Paese sarà più governabile. I sostenitori del no denunciano il rischio di una deriva "personalistica" che ridurrebbe il pluralismo. Poi ci sono gli "astensionisti": portano avanti le ragioni del no ma si battono per far saltare il quorum
Il Pdl lascia libertà di voto ma molti suoi esponenti sono per il sì. Il Pd punta alla vittoria dei sì per riformare poi, in parlamento, la legge elettorale. Inversione a 180 gradi per l'Idv: ora è per il no. La Lega si batte per far saltare il quorum. I Radicali, storici referendari, hanno dato vita a un "comitato per il no"
Berlusconi: "Al referendum ritirerò le schede e voterò sì. Ma non posso impegnarmi in una campagna a favore della consultazione. I cittadini devono assumere un atteggiamento responsabile"
Con i primi due quesiti si abolisce, per Camera e Senato, il premio di maggioranza alle coalizioni di liste. Il premio va al partito più votato. Con il terzo quesito, infine, si vietano le candidature multiple: ci si può presentare in un solo collegio. La "terza via" è far saltare il quortum per lasciare com'è la legge elettorale
Passigli, Bassanini, Tabacci, Angius e molte altre personalità riunite nel Comitato "Amici della Costituzione" si battono contro il referendum invitando gli italiani a disertare le urne: "Resterebbe un parlamento di nominati e tornerebbero le correnti"
Il Guardasigilli: "E' un diritto non ritirare la scheda e per i leghisti è anche un dovere". Protesta il presidente del comitato referendario Guzzetta: "Queste sono gravi intimidazioni"
Il capogruppo della Lega alla Camera: "La legge elettorale si deve fare dopo aver fatto le riforme e quindi dopo aver ridotto il numero dei parlamentari e dopo aver superato il meccanismo del bicameralismo perfetto"
Intesa tra il presidente del Consiglio e il leader della Lega. Niente appoggio al sì nel referendum del 21 giugno (cosa dicono i tre quesiti). Pieno sostegno ai candidati del centrodestra ai ballottaggi. Fini: "Andrò a votare e spero che ci vadano anche gli italiani"
Il leader referendario punta dritto al bipartitismo: "Vogliamo permettere a chi vince di governare senza ricatti. Ma al contempo aiutiamo l'opposizione a creare un'alternativa seria"