
Il presidente del Comitato promotore del referendum è convinto che la svolta del premier sul sostegno al referendum per la legge elettorale sia frutto del ricatto del Carroccio al presidente del Consiglio. E la Lega invita i suoi elettori a non rititare la scheda
L'esponente del Pd: "Gli elettori hanno già visto una legge elettorale grazie alla quale i candidati si fronteggiano faccia a faccia e dove la gente può scegliere il candidato del territorio. Noi vogliamo tornare lì. Ma per tornare lì bisogna prima abolire questa legge"
Alcuni partiti invitano a disertare i seggi per invalidare la consultazione, altri scommettono che si raggiungerà il tetto. Ma domenica e lunedì (solo entro le 15) si decidono anche i ballottaggi di sindaci e presidenti provinciali
Ieri raduno a Pontida. Calderoli rigetta l’ipotesi di
un governo tecnico. Bossi: "Berlusconi ha mantenuto la parola, ma la Lega resta determinante". E Maroni rilancia le ronde. "Silvio, ti difendiamo noi"
Il leader dell'Udc accusa i democratici di comportamento "schizofrenico" poi affonda: "Mi ero scordato di parlare del Pd perché non ho capito se esista o no". Dario ci riprova e dice a Udc e Idv: "Non dividiamoci". Livorno, bombe incendiarie contro il Pdl
Infiammano le polemiche dopo le dichiarazioni del premier sul referendum. Maroni: "Se passa ne trarremo le conseguenze". Franceschini: "Vuole abrogare una legge che hanno fatto lui e la sua maggioranza. Nessun problema per noi. Ma non può fare tutto da solo"
Berlusconi: "Perché dovrei rinunciare a un vantaggio che altri ci regalano?". "Capisco la contrarietà della Lega, nei loro panni non sarei contento". "La Costituzione si può innovare anche senza l’accordo con l’opposizione"
Ilo premier inj vista a varsavia, spiega la sua posizione sul referendum: "Il referendum dà un premio di maggioranza al partito più forte e vi sembra che io possa votare no?". Poi: "Non c'é un solo articolo nella Costituzione che dica che è necessario il concorso dell'opposizione" per modificarla, ma la maggioranza è "sempre aperta a una discussione e a un confronto fresco con l'opposizione"
Alla conferenza dei capigruppo del Senato è stata raggiunta un'intesa di massima: verrà approvato un disegno di legge per spostare la data del referendum sulla legge elettorale al 21 giugno, nella stessa domenica in cui si andrà a votare per i ballottaggi nelle amministrative
Il presidente del Consiglio scioglie la riserva: "Credo che si andrà a votare il 21 giugno, il ministro Maroni sta avendo colloqui con l'opposizione". Servirà un decreto? "No, meglio se ne occupi il parlamento". Fini: "Se c'è accordo subito la legge"