Parigi si prepara ad un weekend di fuoco. Manifestazioni, scioperi e mobilitazioni di massa sono attese domani dai sindacati francesi contro la riforma sulle pensioni e sabato con il ritorno dei gillet gialli
Parigi si prepara ad un weekend di fuoco. Manifestazioni, scioperi e mobilitazioni di massa sono attese domani dai sindacati francesi contro la riforma sulle pensioni e sabato con il ritorno dei gillet gialli
I sindacati francesi invocano una massiccia mobilitazione il 24 gennaio, giorno in cui la riforma pensionistica viene presentata al Consiglio dei ministri
Un sindacato, per protestare contro la riforma delle pensioni di Macron, ha optato per alimentare un blackout nel sud di Parigi. Reazione piccata dell'Eliseo
Il premier francese Edouard Philippe ha rilasciato questa sera un'intervista molto attesa a France2, rivolgendosi direttamente ai manifestanti, invitandoli ad assumersi le loro responsabilità
Il governo francese ha bloccato temporaneamente una delle misure più contestate della riforma sulle pensioni. Dopo 38 giorni di sciopero nazionale e manifestazioni, i sindacati sono riusciti a piegare la volontà di Macron
Il disegno di legge sulla riforma delle pensioni sta mettendo a dura prova la stabilità del governo del presidente francese Emmanuel Macron
Continua l’ondata di scioperi e proteste contro la decisione del governo francese di portare avanti la riforma dell’intero sistema pensionistico francese
Ballerine dell'Opera di Parigi in strada con Lago dei cigni contro la riforma delle pensioni Le ballerine dell'Opera di Parigi partecipano alla protesta contro la riforma delle pensioni voluta da Macron danzando il Lago dei Cigni di Čajkovskij sulla scalinata del teatro. Sullo sfondo gli striscioni "L'Opera di Parigi è in sciopero" e che "La cultura è in pericolo". Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Il 90% dei Tgv è fermo. Disagi e traffico in tilt. Lo sciopero è stato indetto contro la riforma delle pensioni sociali presente nell’agenda di Macron
In virtù della normativa introdotta dalle precedenti amministrazioni socialiste, i brasiliani potevano ritirarsi dal mondo del lavoro a “qualsiasi età”, in quanto non erano richiesti dalle autorità precisi requisiti anagrafici, ma “soltanto 15 anni di contributi”