spionaggio

La Cia ha diffuso due video "promozionali" volti a reclutare i funzionari cinesi e convincerli a diventare spie statunitensi. L'agenzia di intelligence Usa è infatti impegnata in una campagna di reclutamento di agenti stranieri e nel suo mirino ci sono prima di tutto i cittadini d'oltre Muraglia. I filmati raccontano le probabili ansie di alcuni membri della macchina burocratica del Partito Comunista Cinese: quelle di restare incastrati in un umile lavoro di assistenza agli ordini di un capo sempre più ricco e corrotto o, peggio, di diventare vittime delle purghe del presidente Xi Jinping (le stesse che hanno preso di mira milioni di membri del partito a tutti i livelli). "Oggi la Cia ha diffuso dei video in lingua cinese con l'obiettivo di reclutare funzionari cinesi per ottenere informazioni segrete", ha spiegato il direttore della Cia, John Ratcliffe, che ha promesso di rendere la Cina una priorità assoluta per la raccolta di informazioni degli Stati Uniti.

Redazione
I video della Cia per reclutare nuove spie in Cina

Siamo tutti d'accordo nel sostenere che la ricerca universitaria debba essere libera e quindi che voli sopra bandiere, regimi e guerre. Allora va bene anche quando la collaborazione o la ricerca sia in comune con stati così definiti ostili come Cina, Iran e Russia. Tutto bene finché la nostra ricerca e i nostri brevetti non vengono copiati. L'allarme spionaggio negli Atenei è stato risvegliato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Maria Sorbi
Allarme spionaggio negli Atenei: collaborare non vuol dire copiare
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