Una nave spia cinese ha effettuato un viaggio di un mese intorno alle principali isole del Giappone mettendo in allerta Tokyo. L'imbarcazione è stata avvistata e monitorata in zone sensibili, anche mentre era in corso un'esercitazione militare su larga scala degli Stati Uniti per rafforzare le proprie difese insieme al partner nipponico. La Cina, che il governo giapponese considera una seria minaccia, sta espandendo la sua presenza militare nell'Oceano Pacifico occidentale tramite lo spiegamento della sua Marina, la più grande al mondo per numero di navi, imbastendo anche missioni che hanno lambito gli stretti internazionali nei pressi dello stesso Giappone.
Nave spia cinese in azione
Il ministero della Difesa giapponese ha fatto sapere che lo scorso martedì è stata individuata una nave cinese addetta alla raccolta di informazioni intenta a navigare verso ovest attraverso lo stretto di Osumi, a sud dell'isola principale di Kyushu, mentre si spostava dall'Oceano Pacifico occidentale al Mar Cinese Orientale. La nave cinese è stata identificata dal numero di scafo come nave spia di tipo 815A CNS Kaiyangxing. Questa classe di navi è stata spesso impiegata per monitorare e raccogliere informazioni su esercitazioni militari straniere, uno schema rilevato dal Pentagono in un rapporto di valutazione. Secondo una mappa fornita dal citato ministero della Difesa giapponese, la Forza di autodifesa marittima nipponica è stata mobilitata per monitorare la nave rivale, che non è comunque entrata nelle acque territoriali di Tokyo.
Newsweek ha scritto che il Kaiyangxing si è avvicinato per la prima volta al Giappone il 28 e 29 settembre, attraversando lo stretto di Tsushima, tra l'arcipelago giapponese e la penisola coreana, dal Mar Cinese Orientale al Mar del Giappone, noto in Corea del Sud anche come Mar Orientale.
La nave cinese ha proseguito il suo viaggio verso nord-est fino a raggiungere l'estremità occidentale dello stretto di Tsugaru, tra le isole principali del Giappone, Hokkaido e Honshu, dove il 4 ottobre ha attraversato la via d'acqua verso est, in direzione del più ampio Pacifico occidentale. Non era chiaro quanto lontano la nave spia operasse dal Giappone dopo essere uscita dal canale.
Tensioni in crescita
Il mese scorso, la Guardia Costiera Cinese ha attraversato lo stretto di Tsugaru, dove le acque territoriali giapponesi si estendono per 3,4 miglia dalla costa, consentendo il passaggio attraverso acque internazionali. Il transito nello Stretto di Osumi indica anche che il Kaiyangxing ha circumnavigato tre delle quattro isole principali del Giappone – Honshu, Shikoku e Kyushu – escludendo Hokkaido. E ancora: tre navi militari cinesi hanno completato un viaggio attorno a tutte e quattro le isole all'inizio di ottobre.
È anche per questo che il Giappone ha rafforzato la propria difesa. Nel 2024 Tokyo ha aumentato la propria spesa militare del 21% su base annua, raggiungendo gli 8,4 trilioni di yen (circa 55,3 miliardi di dollari) e un rapporto al pil pari all'1,4%. Nel 2025 ha invece toccato gli 8,7 trilioni di yen (55,1 miliardi di dollari).
Nel 1988 la spesa nipponica in questo settore ammontava a 3,7 trilioni di yen, ha raggiunto la soglia dei 4 trilioni di yen nel 1990 e ha continuato a crescere per tutti gli anni Novanta.
Dagli anni 2000 si è mantenuta intorno ai 5 trilioni di yen, superando per la prima volta i 6 trilioni di yen nel 2023. Il recente incremento, dunque, rappresenta un discreto balzo in avanti rispetto al passato anche se Tokyo ha ancora un ampio margine di azione.