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Quello di via D'Amelio fu "un vile attacco al cuore dello Stato di fronte al quale il nostro Paese seppe trovare la forza per reagire con orgoglio, coraggio e dignità. Sono tanti i giovani che da quel 19 luglio, da quel dolore, da quella rabbia e da quell'indignazione, si sono avvicinati all'impegno civico per sconfiggere la criminalità. Le mafie sono un cancro e come tali sono da combattere con determinazione. Senza sconti, giorno dopo giorno. Le idee di Paolo Borsellino come quelle di tutti i caduti sotto i colpi della mafia, devono continuare a camminare con le gambe delle nuove generazioni". Lo ha detto Ignazio La Russa, presidente del Senato, prendendo la parola in Aula, a Palazzo Madama, per commemorare la strage di Via D'Amelio, di 31 anni fa. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Strage Via D'Amelio, La Russa: "Vile attacco al cuore dello Stato, Paese seppe reagire con orgoglio"

“Quella di Patrick Zaki una notizia straordinaria. Ci rende felici e soddisfatti. Chiediamo al Governo di porre al regime egiziano il caso della morte di Giulio Regeni. Abbiamo la possibilità perché questo processo vada avanti. E non dimentichiamo che in Egitto ci sono migliaia di persone e arresti di massa. Oggi è un giorno per continuare a lottare per i diritti umani. ”, le parole di Riccardo Magi, +Europa, in occasione di un presidio per Patrick Zaki al Pantheon a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Magi (+Europa): "Straordinaria la notizia su Zaki, ma Governo ponga il caso della morte di Regeni"

"Voglio riconoscere il lavoro del governo e soprattutto quello della Farnesina, dei diplomatici che sempre, qualunque sia il governo, si distinguono per essere tra i migliori del mondo. Voglio ringraziare l'ambasciatore Michele Quaroni e tutto il suo team al Cairo. Certamente, questa soluzione positiva migliora e alleggerisce i rapporti tra Italia e Egitto, che erano stati colpiti dalla sentenza di ieri, che era stata uno schiaffo sulla faccia del nostro paese. Però questo felice esito non deve farci rallentare il lavoro perchè si giunga finalmente alla verità per Giulio Regeni. Non pensi il presidente Al Sisi che questo esito positivo, del quale ci compiaciamo, abbia risolto anche la grave questione che ancora abbiamo sul tavolo. Bentornato Patrick ma giustizia per Giulio Regeni". Lo ha detto il senatore del Gruppo Azione-Italia Viva Ivan Scalfarotto, intervenuto in Aula al Senato. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Grazia a Zaki, Scalfarotto: "Bentornato Patrick, ma giustizia per Giulio Regeni"

"In attesa dell'ufficializzazione" della notizia della grazia concessa dal presidente egiziano al Sisi a Patrick Zaki, "mi aggiungo ai sentimenti di felicità e sollievo espressi da quest'Aula e da tutti i gruppi parlamentari. Si tratta del ritorno a casa di un ragazzo a cui tutti abbiamo tenuto ed è un successo del governo, ma anche di tutti i governi precedenti" e dell'Italia e del Paese intero. Aspettiamo presto, se lo vorrà, Patrick Zaki in Italia". Lo ha detto intervenendo nell'Aula del Senato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Ciriani: "Concessione grazia a Zaki è successo di Italia intera, lo aspettiamo"

“Patrick torna a casa ed è una bella notizia. Però non possiamo non gridare che il Governo egiziano si dimostra un Governo che viola i diritti umani. Anche la grazie prova una sorta di feudalesimo in cui il capo dispone della vita di una persona. Questa è la situazione di violazione perenne dei diritti umani per il controllo sociale. Il nostro Governo ancora oggi continua a fare affari con l’Egitto su armi, petrolio e gas.”, le parole di Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra, in occasione di un presidio per Patrick Zaki al Pantheon a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Bonelli (Avs): "Felici per la notizia di Patrick Zaki, ma il Governo egiziano viola i diritti umani"

“Il Governo italiano ha sempre seguito con grande determinazione la vicenda di Patrick Zaki. Ricordo le rassicurazioni ricevute dal presidente Al Sisi nei due incontri avuti con lui. In politica il lavoro paga e le chiacchiere stanno a zero. Noi abbiamo lavorato”, le parole di Antonio Tajani, Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani: "Il Governo ha seguito con determinazione la vicenda Zaki, in politica il lavoro paga"

“Zaki potrà tornare a casa. È una notizia che ci rende felici. Questo presidio però serve a ricordare che il Governo italiano ha dei rapporti opachi con Paesi dove non si rispettano i diritti umani. Pensiamo alla Tunisia, dove si tratta con un regime antidemocratico. Questa rimane un bella notizia e noi siamo qui a festeggiare. Questa è una azione di tutto il Paese che viene da lontano, per la liberazione di Zaki e per i diritti umani”, le parole di Alessandro Zan, PD, in occasione di un presidio per Patrick Zaki al Pantheon a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Zan (PD): "Festeggiamo la liberazione di Zaki, ma rimane il tema dei diritti umani"

"Per quanto riguarda le cifre specifiche, la legge di Bilancio 2023 ha allocato stanziamenti per finalità di investimento di circa 6,1 miliardi per il 2023, di 6 miliardi per il 2024 e di 6,2 miliardi per il 2025. Quindi, attualmente queste sono le cifre previste a legislazione vigente, in linea con un trend avviato già dai precedenti Governi. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso del question time in aula alla Camera rispondendo a un'interrogazione Avs sull'entità delle spese per programmi di armamento militare e le relative coperture finanziarie. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Crosetto: "Bilancio Difesa si assesta a 1,46 Pil nel 2023"

“Sul concorso esterno per associazione mafiosa, prendiamo atto che prima la Meloni e oggi Nordio sono ritornati sui loro passi. Si sono rimangiati le prime uscite vergognose. Perché anche la Meloni dicendo non fosse la loro priorità non ha escluso cancellazione o revisione del reato fondamentale per combattere la mafia come ci hanno insegnato Falcone e Borsellino. Noi ci saremo sempre a incalzarli quando dicono stupidaggini o abbracciano percorsi dannosi per il Paese”, le parole di Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle. (Alexander Jakhnagiev)

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Conte: "Meloni e Nordio si sono rimangiati le prime uscite vergognose sul concorso esterno"
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