Chiudete gli occhi e cercate di ricordare se qualche leader politico ha pronunciato di recente la parola "partitocrazia".

Chiudete gli occhi e cercate di ricordare se qualche leader politico ha pronunciato di recente la parola "partitocrazia".
C'è chi esulta in Parlamento perché il governo ha "messo all'angolo" il populismo
Fa così chic presentarsi in politica come esponenti di spicco della società civile, senza però rivelare agli elettori che nell'armadietto di servizio è già pronto un bel paracadute per atterrare in Parlamento.
Ognuno interpreta come preferisce la Festa della Repubblica, appena celebrata nei suoi 75 anni di esistenza.
"È importante snellire la burocrazia senza rinunciare alla legalità" (Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole). "Procedure più rapide senza sacrificare i diritti" (Andrea Orlando, ministro del Lavoro)
Evviva l'Italia bianca, le Regioni bianche, il vessillo bianco di libertà che segna l'uscita dalla grotta oscura della pandemia.
Tra una disputa con Renzi sui servizi segreti e la difesa delle sue vecchie parcelle da avvocato d'affari, Giuseppe Conte ora si pone come paladino dei diritti civili
Se si votasse domani mattina? Accadrebbe una cosa mai vista nella storia della Repubblica: i primi quattro partiti racchiusi in poco più di quattro punti e mezzo.
Anche se una bizzosa primavera al Nord disturba pranzi, aperitivi e cenette: si mangia e si beve con il piumino o il soprabito, spesso con le braccia conserte per colpa di quei gradi di calore che il cielo plumbeo non ha ancora restituito.