Giorgio Borrini

Nel ventesimo secolo lo spartiacque dei sistemi politici occidentali correva lungo l'asse sinistra/destra. Nel ventunesimo corre tra sistemi economici aperti e chiusi, tra essere sistema o antisistema

Giorgio Borrini
La democrazia degli estremisti

La Gen Z, chi è nato con l'iPhone in mano, mostra un potere reale, trasversale e globale, ma non sa ancora controllarne gli effetti né orientarne gli esiti

Giorgio Borrini
Il nuovo lessico del potere

Molti analisti continuano a credere che Trump improvvisi. Non è così. Il primo, vero metro di valutazione della Casa Bianca sui dazi oggi non è l'impatto sui bilanci, ma la percezione diffusa in quell'America profonda che è spesso invisibile oltreoceano. Figurarsi qua

Giorgio Borrini
I dazi e la pancia degli Usa

Nel 2075 il sorpasso sarà definitivo. La crescita economica seguirà quella demografica, insieme alla fame di futuro

Giorgio Borrini
Il tramonto dell'egemonia occidentale

Difendere l'Ucraina era giusto ieri e lo è oggi. Garantirle la sicurezza futura è una necessità non negoziabile in qualsiasi tavolo di pace, nell'interesse di tutti i Paesi europei e di un equilibrio globale altrimenti troppo precario

Giorgio Borrini
L'Europa scopre il buon senso di Berlusconi

Donald Trump è stato eletto per la prima volta nel 2016, ed è un fatto che nei suoi primi quattro anni da presidente non abbia avviato alcun conflitto. A differenza di Obama, è cominciato anzi il disimpegno negli scenari in cui gli Stati Uniti erano ancora impegnati

Giorgio Borrini
E se Donald vincesse il Nobel per la pace?

Tanti, troppi fatti eccezionali in meno di quaranta giorni perché sia tutto un caso. Trump non siede ancora nello studio ovale, che intorno a lui si muovono veloci gli eventi del mondo

Giorgio Borrini
Danzare sul disordine globale

Difficile negare quanto pesi l'opinione di Musk e che dove investa lui, è probabile che vada almeno una parte del mondo

Giorgio Borrini
La rivoluzione "libertarians"
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