
«Càpita» raccoglie riflessioni e confessioni di disarmante sincerità

Centoventanni fa nasceva il poeta statunitense: artigiano della parola, nemico degli eccessi del capitalismo, «pazzo e traditore». Ma soprattutto uno spirito che volle ricreare il mondo

Margareth Atwood, David Grossman e Viktor Pelevin rivisitano Penelope, Sansone e il Minotauro




La nuova generazione sceglie unirriverenza innocua e di maniera che rinuncia a qualsiasi afflato lirico in favore di una fredda ironia intellettuale. E dimentica la grande lezione di Whitman e Ginsberg


Siamo europei perché siamo «ebbri di poesia» e perché amiamo la pittura e la letteratura
