


Il regista Massimo Castri restituisce con maestria fragilità psicologiche e inquietudini borghesi del «Padre» In scena Umberto Orsini e Manuela Mandracchia

Il catalano Alex Rigola propone «Santa Giovanna dei Macelli» di Bertolt Brecht, atto daccusa contro la disumanizzazione del capitalismo moderno

Al Ghione il vaudeville raffinato e spietato «Nina» di Roussin



Al Quirino la Guerritore è «Giovanna dArco» mentre allEliseo Orsini è il «Padre» di Strindberg E allIndia le suore di Bernanos

