La strategia israeliana appare come una guerra permanente, fine a se stessa e priva di una prospettiva politica risolutiva

La strategia israeliana appare come una guerra permanente, fine a se stessa e priva di una prospettiva politica risolutiva
Al di là infatti delle peculiari caratteristiche proprie dei singoli scenari nazionali quel che appare ormai chiaro è la difficoltà della sinistra di incarnare in Europa un progetto politico organizzativo in grado di rispondere ai grandi cambiamenti economici e sociali intervenuti in questi anni e di raccogliere un consenso maggioritario nella società
Il salto di qualità compiuto dall'Iran supportando e finanziando un attacco senza precedenti come quello del 7 ottobre rendeva assolutamente necessaria una risposta adeguata da parte israeliana
Quello del 7 ottobre non è stato uno dei consueti attentati ai quali pur era abituata e preparata la società israeliana
È del tutto evidente come settori della politica, della cultura e dell'informazione in varie parti del mondo stiano utilizzando la tragedia di Gaza per abbattere la barriera dell'antisemitismo
Quello che è certo è che proprio gli eventi di queste ultime ore dimostrano come ogni speranza di pace sia tanto più realizzabile quanto più forte è l'unità e il protagonismo dell'Occidente
Una adeguata struttura di difesa dell'Europa non può che essere multi-livello, con una forte capacità di deterrenza realizzabile solo in una dimensione continentale e una capacità di difesa e azione dei sistemi nazionali
I residenti di Beit Lahia si dissociano finalmente dai terroristi. E la lora battaglia perde appeal
La partita che ha oggi come principali protagonisti gli Usa, la Cina e la Russia è ormai pienamente in atto