
Si tratta di un 57enne di Favara, nel territorio di Agrigento. I carabinieri erano impegnati in un controllo del territorio sul rispetto del decreto per il contenimento del coronavirus. Hanno quindi notato i movimenti sospetti del pusher e, dopo un inseguimento, lo hanno arrestato

Era uscito di casa per spacciare la cocaina ma è stato sorpreso dai carabinieri ed arrestato. Il fatto è successo a Favara, nella provincia di Agrigento. I militari erano impegnati in un servizio di controllo del territorio per verificare il rispetto da parte dei cittadini del decreto sul contenimento del coronavirus. L’uomo, un 57enne del posto, dopo essere stato fermato dai militari, ha tentato la fuga. È stato bloccato e trovato in possesso dello stupefacente destinato alo spaccio. Per lui sono scattati gli arresti domiciliari.

Il procuratore di Agrigento ha diffuso una circolare agli organi competenti affinché venga data massima priorità alle segnalazioni di notizie relative ad epidemia, epidemia dolosa e false attestazioni a pubblico ufficiale. "Se le violazioni all'art. 650 del C.p. non si laorano subito, cadranno in prescrizione"

Proseguono le indagini degli inquirenti dopo il ritrovamento di un altro involucro di droga sulle spiagge agrigentine. Si stanno seguendo più piste ma si è ben lontani dalla soluzione del caso

Nell'ambito dei controlli eseguiti dai carabinieri di Catania, sono state scoperte 36 persone sotto casa a prendere parte ad una festa di ballo. Alcuni ragazzi fumavano anche gli spinelli. Tutti denunciati

Un ritrovamento inaspettato da parte dei militari della guardia di finanza nel territorio di Foggia. Nel corso dei controlli sono state rinvenute in diverse attività commerciali e farmacie altre mascherine non sicure. In alcuni casi realizzate anche con i filtri utilizzati per il piano cottura

Coppe anatomiche da donna come mascherine di protezione individuale. È questa una delle scoperte fatte dai militari della guardia di finanza di Foggia durante i controlli finalizzati alla vendita sicura di dispositivi per la protezione dell’uomo nel periodo di emergenza da coronavirus. Le coppe erano pronte per essere destinate alla vendita sul mercato. Denunciato il titolare che adesso rischia una multa fino a 25.000 euro.

Sono ventimila le mascherine trovate all'interno di un deposito di Misterbianco appartenente ad un cittadino cinese. Tutto il materiale era destinato alla vendita in violazione delle normative sulla sicurezza della salute. Per l'imprenditore un ingente multa

La guardia di finanza di Catania ha scoperto a Misterbianco un deposito con ventimila mascherine nocive alla salute dell’uomo. Il locale appartiene ad un cittadino cinese e tutto il materiale era destinato alla vendita. Le mascherine erano prive dell’indicazione Ce e non avevano le istruzioni in lingua italiana perché provenienti direttamente dalla Cina, senza alcuna documentazione contabile e fiscale che ne indicasse la legittima provenienza, ma anche la conformità alle disposizioni vigenti in materia sanitaria. Il titolare dell’attività è stato denunciato. Nei suoi confronti verrà irrogata una sanzione il cui importo potrebbe arrivare anche a duecentomila euro.

Vittima un giocatore della squadra dell'Orlandina e una fan della squadra. In un secondo momento, anche un altro cestista e la compagna. L'hater, pubblicava sui social minacce di morte verso le vittime perché di colore
