Il cibo non si butta!

Un disegno di legge mira a rendere obbligatoria le cosiddette doggy bag nei ristoranti per evitare gli sprechi di cibo. Sarà sufficiente?

Il cibo non si butta!
00:00 00:00

Ogni giorno nell'Occidente industrializzato e benestante, in Europa, anche nella nostra cara Italia, vengono letteralmente gettate nella spazzatura immense quantità di cibo e generi alimentari. Un vero e proprio schiaffo verso quella, purtroppo larghissima, fetta di umanità che vive, anzi sopravvive, nella più assoluta miseria e per cui riuscire a procacciarsi qualcosa per riempirsi lo stomaco e combattere i morsi della fame diventa una vera e propria sfida quotidiana. Un vero e proprio affronto verso la sostenibilità e verso il pianeta che ci ospita e che ci nutre, che saccheggiamo senza vergogna sprecandone i doni, incuranti delle generazioni a venire.

Per contrastare almeno in parte, in minima parte, questo sgradevole fenomeno, effetto collaterale di una società del benessere in cui troppe volte il consumismo più sfrenato ha preso il sopravvento, è stato presentato nel parlamento italiano un disegno di legge volto a rendere obbligatorie nei ristoranti del territorio nazionale le cosiddette "doggy bag" ovvero contenitori usa e getta ( ovviamente in materiale riciclabile) per permettere al cliente di portarsi via il cibo ordinato e poi avanzato. Un obbligo solo per gli esercenti che son tenuti, a pena di sanzioni pecuniarie, a fornire recipienti e schiscette a richiesta del cliente e ad esporre un logo o un cartello in cui si informa della possibilità, anzi del diritto, di portarsi via i propri avanzi.

Di fatto non è una rivoluzione e neppure una novità perché moltissimi ristoranti italiani già da molto tempo offrono questo servizio a tutti coloro che lo richiedano e la doggybag, un tempo vista con diffidenza (qualcuno si vergognava a portare via il cibo appena toccato, lo si trovava poco chic) ormai è ampiamente sdoganata e diffusa. Molti ristoratori sono già attrezzati con contenitori da asporto e volentieri li mettono a disposizione anche senza esserne obbligati.

Sicuramente lo scopo e gli intenti del disegno normativo sono buoni ed encomiabili ma più che rendere obbligatorie le doggy bag e minacciare sanzioni per chi non si adegua sarebbe auspicabile educare i consumatori (liberi da ogni obbligo e ci mancherebbe) ad evitare di sprecare inutilmente il cibo anche tramite l'informazione. Sarebbe piuttosto opportuna una campagna di sensibilizzazione per ricordare a chi spreca risotti, pastasciutte, pane e altro ben di dio che buttare cibo commestibile nell'umido lede la nostra dignità di esseri umani.

Dobbiamo essere grati per tutto ciò che abbiamo sulle nostre tavole e insegnare ai nostri figli e a noi stessi che non sprecare il cibo ma anzi condividerlo con chi non non può permetterselo non può che renderci migliori.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica