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Giornata mondiale del sushi: attenzione al lato oscuro del famoso piatto

Negli ultimi anni si sono moltiplicati a dismisura gli All you can eat di sushi. Una realtà di ristorazione a buon mercato che cela aspetti sommersi non troppo limpidi

Giornata mondiale del sushi: attenzione al lato oscuro del famoso piatto

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Da quando il sushi ha varcato i confini della madrepatria, il Giappone, è scoppiata una moda, un vero e proprio fenomeno sociale, che ha coinvolto l'Italia, l'Europa, il mondo intero.
Nel giro di poco più di due decenni abbiamo assistito ad una vera proliferazione di ristoranti esotici caratterizzati dalle specialità del Sol Levante.
In moltissimi casi, anzi nella stragrande maggioranza di essi, con l'annessa formula " All You Can Eat" ovvero mangia quanto riesci a mangiare, a prezzi decisamente vantaggiosi se non addirittura stracciati, permettendo a persone di tutte le classi sociali di ingozzarsi di sushi, sashimi, nigiri, uramaki con pochi spiccioli, fino a scoppiare.
Il sushi è un alimento antichissimo, anzi in origine era una tecnica per la conservazione del pesce nel riso fermentato e così fu per molti secoli.
Soltanto nel Periodo Edo, attorno al XIX secolo, si diffuse l'uso di associare il riso al pesce fresco, pronto per essere consumato.
Questa pietanza così particolare e dalla storia affascinante raggiunse l'Occidente verso la fine degli anni '90 del secolo appena passato, diffondendosi con successo, complice anche l'influsso sulla cultura di massa esercitata da manga e anime nipponici sulla generazione dell'epoca.
La moda del sushi è quindo dilagata anche qui da noi in Italia, considerata un'alternativa trendy, apparentemente sana e light, decisamente economica rispetto alla cucina tradizionale.
Mangiare pesce crudo a volontà, mantenere la linea, il tutto per soli 20 euro o poco più.
Una favola troppo bella per essere vera.
Il prezzo da pagare è purtroppo spesso molto più alto anche se non in termini economici ma di salute, di ecosostenibilità e coscienza sociale.
Basta fare un giro in un qualsiasi grande mercato del pesce italiano per rendersi conto che non è possibile ingurgirare pesce crudo di qualità all'infinito spendendo cifre irrisorie.
Questo dovrebbe portarci a ponderare con attenzione la scelta del ristorante dove mangiare sushi, senza farci abbindolare da offerte speciali troppo lusinghiere.
Meglio preferire locali magari meno economici ma più rigorosi e affidabili.
Ci tengo a ricordare che il pesce crudo spesso riserva insidie terribili, come salmonellosi e il famigerato anisakis se non opportunamente abbattuto e di dubbia origine.
Vale la pena riempirsi la pancia per non svuotare il portafogli e poi rischiare di stare male , a volte anche molto, molto male? Io credo di no.
Un altro lato che io considero oscuro del mondo degli all you can eat è la loro scarsa o inesistente ecosostenibilità.
La spasmodica, abnorme richiesta di pesce a basso costo per soddisfare gli insaziabili appetiti dei clienti di questi fastfood del sushi ha portato ad un aumento vertiginoso della pesca indiscriminata, con l'utilizzo di tecniche senza scrupoli, usando reti grandi quanto il Duomo di Milano che non lasciano scampo a nessun essere vivente, compresi squali, delfini e tartarughe marine.
La pesca del tonno rosso in 10 anni è aumentata di oltre i 1000 % tanto da cominciare a paventare un suo rischio di estinzione.
I salmoni invece provengono quasi tutti da allevamenti intensivi, in condizioni terribili.
Per soddisfare la crescente richiesta di sashimi, vengono fatti "vivere" a migliaia accalcati, in situazioni di malessere e sofferenza, spesso affetti da infezioni e malattie, nutriti con mangimi troppe volte non del tutto naturali e salubri per un pesce destinato al consumo umano.
Secondo alcuni il saccheggio indiscriminato e senza regole dei nostri mari ( a largo nessuno ti vede...) porterà i nostri fondali a diventare enormi deserti sommersi entro il 2048.
Con la moda degli all you can eat incontrollati viene lanciato un messaggio profondamente sbagliato di cui faranno le spese i nostri figli e nipoti.
Il pensiero di poter mangiare tutto quello che si vuole è un' ancora più accentuata estremizzazione del consumismo, irresponsabilmente avverso al concetto di sostenibilità che invece persegue l'obiettivo di preservare e trasmettere sia ai posteri che agli esseri umani più sfortunati che vivono in molte, troppe aree della terra, tutte le ricchezze naturali che il mondo ci dona e di cui dobbiamo essere diligenti custodi.


Possiamo quindi mangiare sushi?
Certo ma responsabilità e rispetto verso il Creato e verso chi verrà dopo di noi.

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