Benessere

La camminata veloce mantiene giovani, lo studio

La camminata veloce è una delle abitudini giornaliere in grado di mantenere l’organismo più giovane rallentando il rischio di morte prematura

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La camminata veloce è in grado di mantenerci giovani, più a lungo.

Questa abitudine quotidiana è un vero e proprio toccasana per il benessere psicofisico. A testimoniarlo è uno studio effettuato dall’Uoc di Recupero e Rieducazione Funzionale in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell'Esercizio Fisico dell'Università di Verona. La ricerca scientifica completa è stata pubblicata di recente sull’International Journal of Molecular Sciences.

Dimostra che grazie alla camminata veloce è possibile inibire la molecola mIR-146b per ottenere quello che i ricercatori hanno definito un "invecchiamento sano". Lo studio veronese ha evidenziato come la molecola miR-146b è presente nell’organismo in molte condizioni fisiopatologiche e in alcuni processi degenerativi. Lo svolgimento di un’attività fisica costante rallenta in maniera efficace l’azione di questa molecola. Il rallentamento stimola efficacemente l’autoproduzione di cartilagine: basterebbe camminare per almeno 30/40 minuti al giorno per stare bene.

La camminata veloce è un’abitudine salutare che mano a mano che si esegue diventa più gratificante. Oramai è risaputo che al contrario uno stile di vita sedentario produce alterazioni alla base di molte malattie cronico-degenerative. I ricercatori hanno dimostrato che la camminata veloce è invece in grado di far diminuire i livelli di degenerazione cartilaginea e di conseguenza si prevengono molte patologie osteoarticolari. Apporta inoltre importanti benefici al cuore e ai polmoni e rafforza la massa muscolare ed è un’ottima alleata per perdere peso: la scienza ha infatti dimostrato che una camminata veloce è in grado di farci consumare circa 250 calorie in mezz’ora. Grazie all’attività fisica ci si ammala meno di diabete ed obesità.

Questo studio tutto italiano conferma i dati ottenuti in un’altra ricerca condotta sull’argomento e realizzata tempo fa dall’Università di Sidney. I ricercatori fecero emergere dai loro studi come la camminata veloce fosse in grado di contrastare il rischio di demenza, malattie cardiovascolari, tumori e morte prematura.

Questo studio svolto dal ricercatore Matthew Ahmadi dimostrava infatti che bastano anche solo 3.800 passi al giorno per trarre tanti benefici: questo numero di passi giornalieri infatti possono ridurre il rischio di demenza del 25%. Anche soli 2.000 passi giornalieri bastano per ridurre il rischio di morte prematura dell'8-11%, fino a circa 10.000 passi al giorno. Un numero maggiore di passi al giorno è stato associato a un rischio inferiore di ogni tipologia di demenza, mentre 9.

800 passi al giorno è risultata la dose ottimale legata a un rischio di demenza inferiore del 50%.

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