Roma - E' terminato alle 12.30 il Consiglio dei ministri a palazzo Chigi, presieduto dal premier Silvio Berlusconi. La riunione nel corso della quale è stato presentato il disegno di legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari, l'istituzione del Senato federale della Repubblica e sulla forma di Governo, è durata quasi tre ore. Alla fine è stato dato il via libera dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge costituzionale. Lo si apprende da ambienti di governo. Il provvedimento è stato approvato con la formula "salvo intese". La riforma costituzionale a firma di Calderoli prevede, tra le altre cose: il Senato federale, la riduzione dei parlamentari, la soppressione della Circoscrizione estero, maggiori poteri al premier che diventa "primo ministro".
Al momento non c'è un testo definitivo Secondo quanto si apprende il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al ddl Calderoli ma non è sicuro che il testo, che poi approderà in Parlamento, nel merito sarà identico a quello della bozza Calderoli apparsa sulla stampa nei giorni scorsi. Infatti, viene spiegato, la formula "salvo intese" significa che non c’è al momento un testo definitivo, ma toccherà ora ai tecnici lavorare sulla definizione delle norme. Tra queste, ad esempio, dovranno essere "armonizzate" quelle relative all’abbassamento dell’età per essere eletti nelle due Camere. Esiste infatti già un ddl costituzionale presentato qualche mese fa dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che prevede disposizioni diverse. Il varo definitivo del disegno di legge arriverà "il 4 settembre", ha annunciato il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi al termine della seduta.
Il Cav: assolti tutti gli impegni "Con questo Cdm abbiamo completato e assolto i nostri impegni di governo", promessi agli elettori. Dopo la riforma della giustizia e quella fiscale, "ora abbiamo varato quella dell’architettura istituzionale". Nella pausa estiva vogliamo approfittare" per lavorare, e "daremo vita a un comitato" per la "definitiva approvazione della riforma costituzione", ha aggiunto il Cav.
I contenuti del ddl Il ddl prevede anche "interventi sulla Corte Costituzionale". Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi, elencando sommariamente i contenuti del ddl. "Tra le cose rilevanti del ddl - ha spiegato - ci sono il dimezzamento del numero dei parlamentari, il dimezzamento dei componenti dei Consigli provinciali e regionali, come abbiamo già adottato per i Comuni, l’indennità parlamentare legata all’effettiva partecipazione ai lavori, l’abbassamento dell’età per essere eletti al Parlamento a 25 e 18 anni, il Senato federale, e ci saranno provvedimenti che riguardano la Corte Costituzionale". Inoltre "naturalmente abbiamo aumentato i poteri del Presidente del Consiglio che sarà chiamato primo ministro con gli stessi poteri e funzioni dei suoi colleghi Ue: potrà nominare e revocare ministri e vice ministri, e presto procederemo a cambiare il nome dei sottosegretari in viceministri, perchè l’attuale nome li esclude da molti incontri e non è capito all’estero".
Banche solide e governo coeso Il presidente del Consiglio, poi, reduce dal vertice di ieri a Bruxelles, tranquillizza sulla solidità del sistema bancario italiano e sottolinea la positività del dato relativo allo spread dei nostri titoli rispetto a quelli tedeschi. Berlusconi, infatti, mostra ottimismo e getta acqua sul fuoco delle polemiche: con Bossi e la Lega tutto bene. "Non ho alcuna preoccupazione per il governo", ha scandito il premier, nè "per la coalizione e la maggioranza che lo sostiene". Questa rassicurazione arriva dagli stessi leghisti: "Ho parlato con tutti gli esponenti della Lega - riferisce Berlusconi - e ho avuto modo di conoscere la posizione di Umberto Bossi e ho in programma una conversazione telefonica con lui nel tardo pomeriggio". Ma, tiene a specificare il cavaliere, "io interloquisco con tutti i ministri della Lega, naturalmente prioritariamente con Bossi, ma ho un rapporto di massima sincerità anche con Calderoli e Maroni".
Il nuovo ministro della Giustizia E anche per il Pdl ci sono buone
notizie: dalla prossima settimana Angelino Alfano si dimetterà da Guardasigilli e potrà dedicarsi esclusivamente al partito: "Devo andare dal Capo dello Stato a formulare la nostra proposta e sono certo che verrà approvata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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