
Niente di fatto. Chi si aspettava novità eclatanti sull’incidente probatorio relativo ai reperti mai analizzati nel delitto di Garlasco resterà deluso: non sono state trovate impronte, non sono state trovate tracce di sangue. Certo, non tutto è stato semplice, dato che la zona della questura di Milano è stata colpita nel pomeriggio da un blackout energetico, ma un risultato c’è.
È da poco terminato l’incidente probatorio e il risultato è questo: non ci sono impronte infatti sui reperti raccolti dalla spazzatura a 8 mesi da quel 13 agosto 2007 in cui Chiara Poggi fu uccisa, ovvero un piattino di carta, due vaschette vuote di Fruttolo e la loro linguetta superiore, un contenitore vuoto di EstaThe con cannuccia, una scatola vuota di biscotti e un sacchetto contenente dei cereali.
Contemporaneamente non è stato rintracciato sangue nei paradesivi, ovvero le impronte repertate su fogli di acetilato. Metà di esse erano state già vagliate un paio di giorni fa, quando è partito l’incidente probatorio - e già si era riscontrato un esito negativo - mentre oggi le impronte sono state sottoposte a Obti test, che è il metodo analitico più accreditato per riscontrare eventuale presenza di sangue. Ma anche in questo caso l’esito è stato negativo.
Questo incidente probatorio era particolarmente importante: da un lato per l’indagato Andrea Sempio, dall’altro per il condannato Alberto Stasi. Sempio è stato iscritto nel registro degli indagati per la terza volta a marzo 2025 (le prime due volte la sua posizione era stata archiviata): il suo legale Massimo Lovati aveva raccontato di aver fatto un incubo, secondo cui sul Fruttolo ci sarebbero state tracce biologiche del suo assistito. Ma così non è stato.
Stesso discorso per Stasi: condannato nel 2015 in Cassazione, il fidanzato della vittima sta scontando una pena carceraria di 16 anni a Bollate. L’eventuale presenza di tracce biologiche a lui estranee avrebbe potuto riaprire tutto. Ma, anche in questo caso, così non è stato. Al momento Sempio è indagato per omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Stasi, sebbene i due non si conoscessero, se non in maniera molto superficiale.
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L’attenzione per il Fruttolo era molto alta: si tratta di un alimento che, sicuramente, non può essere stato consumato da Chiara Poggi.
Questo cibo, che era contenuto in due vasetti - e quindi consumato in doppia porzione - contiene del formaggio, e Poggi era intollerante al lattosio. L’ipotesi degli inquirenti riguardava una presunta colazione in compagnia, che la vittima avrebbe trascorso con il suo o i suoi killer, forse più di una persona.