I Poggi: "Sconcertati, una ferita che non si rimargina mai"

Il legale della famiglia: "Siamo al paradosso dei paradossi"

I Poggi: "Sconcertati, una ferita che non si rimargina mai"
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Articolo in aggiornamento

"I genitori di Chiara son sconcertati da quello che leggono, è una ferita che non si rimargina mai". Lo ha detto l'avvocato Francesco Campagna, legale di Marco Poggi, il fratello di Chiara, commentando le indiscrezioni relative all'inchiesta per corruzione in atti giudiziari a carico dell'ex procuratore Mario Venditti, il magistrato che archiviò la posizione di Sempio nel 2017. "Queste cose non sono casuali. C’è il tentativo di rilanciare, - ha continuato Campagna - attraverso un meccanismo di sponda, un’indagine che a oggi ha portato solamente conferme sulla responsabilità di Stasi. Siamo nel paradosso dei paradossi. Questo non è un colpo di scena. È una grande vicenda nella quale si ha l’impressione si combatta senza esclusione di colpi".

"Contro Sempio nessuna prova"

Intercettato dai cronisti all’esterno del Palazzo di Giustizia di Pavia, dove si sta svolgendo l’udienza relativa alla richiesta di proroga del maxi incidente probatorio, il legale di Marco Poggi ha parlato anche di Andrea Sempio. "Al di là del clamore mediatico della vicenda, non è che qualcuno ha fatto una valutazione che ha scagionato Sempio. - ha puntualizzato - a prescindere dagli elementi: contro Sempio non è mai stata trovata nessun elemento o una prova, quale sia stata la condotta dei familiari o di altri di cui non sappiamo nulla". Il 39enne è indagato con l’ipotesi di omicidio in concorso nell'inchiesta condotta dai pm pavesi: "È stato sottoposto a intercettazioni, ma le indagini sull'omicidio sono state compiute anni e anni prima". E infine, ha concluso Campagna: "La paura della famiglia e di tutti è che questo sia un tormentone infinito sulla pelle delle persone coinvolte e della credibilità della giustizia".

I nuovi dettagli dell'inchiesta per corruzione

Intano emergono nuovi dettagli all'indagine per corruzione. Secondo quanto apprende l'Ansa da fonti investigative, nove persone sottoposte a perquisizione "personale, della loro abitazione e dei luoghi nella loro disponibilità".

Le perquisizioni hanno riguardato anche Giuseppe Sempio e Daniela Ferrari, padre e madre di Andrea Sempio, uno zio paterno, Patrizio Sempio, e due zie paterne, Ivana e Silvia Maria Sempio, oltre agli ex carabinieri, ora in congedo, Giuseppe Spoto e Silvio Sapone. Durante le attività sarebbero stati ispezionate vetture ed esaminate tablet, pc e altri dispotivi di archiviazione dati.

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