
La Global Sumud Flotilla verrà fermata: forte e chiaro il messaggio di Israele. La spedizione composta da una quarantina di imbarcazioni sta proseguendo il suo viaggio verso le coste di Gaza per rompere il blocco israeliano e consegnare aiuti umanitari alla popolazione palestinese, ma Tel Aviv non ha intenzione di restare a guardare. Anzi.
“Questa flottiglia, organizzata da Hamas, è destinata a servire Hamas” quanto si legge in un comunicato diramato dal ministero degli Esteri israeliano: “Israele non permetterà alle imbarcazioni di entrare in una zona di combattimento attiva e non consentirà la violazione di un blocco navale legittimo". Nella nota viene evidenziato che “se il reale intento dei partecipanti alla flottiglia è quello di fornire aiuti umanitari e non servire Hamas, Israele invita le imbarcazioni a attraccare al Marina di Ashkelon e a scaricare lì gli aiuti, da dove saranno trasferiti prontamente in maniera coordinata nella Striscia di Gaza". Tel Aviv ha dunque esortato i partecipanti “a non violare la legge e ad accettare la proposta israeliana per un trasferimento pacifico di eventuali aiuti in loro possesso".
Israele ha dunque confermato la linea dura nei confronti della Flotilla. Ricordiamo che a inizio settembre il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Ben-Gvir aveva presentato al governo di Benjamin Netanyahu un piano volto a fermare la missione pro Pal con una indicazione molto precisa: trattare gli attivisti come terroristi. Secondo quanto previsto da Ben-Gvir, infatti, i militanti filo-Gaza verranno trattenuti in detenzione prolungata - a differenza della precedente prassi - nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, di norma utilizzate per le persone pericolose da tenere in condizioni rigorose. "Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell'agiatezza, dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni" il monito del ministro.
Il clima è rovente. Nelle scorse ore la Flotilla ha affermato di aver avvistato tre droni che avrebbero sorvolato per ore le barche dirette a Gaza.
"Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell'attività aerea ci preoccupa" la nota diffusa su Telegram.