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Usa a lavoro sulla super bomba B61-13: il nuovo jolly atomico del Pentagono

La bomba nucleare Usa a gravità di prossima generazione, nota come B61-13, è una risposta chiara e mirata alle minacce alla sicurezza nazionale mosse da rivali del calibro di Cina e Russia

Usa a lavoro sulla super bomba B61-13: il nuovo jolly atomico del Pentagono
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L'amministrazione Biden ha annunciato l'avvio di un progetto di ricerca per realizzare una bomba nucleare a gravità di prossima generazione, nota come B61-13, in quello che può essere definito un aggiornamento delle varianti delle bombe già esistenti. Il nuovo jolly degli Stati Uniti, che sarà 24 volte più potente dell'ordigno lanciato su Hiroshima durante la Seconda Guerra Mondiale, è una risposta chiara e mirata alle minacce alla sicurezza nazionale mosse da rivali del calibro di Cina e Russia.

La nuova bomba Usa

Il Pentagono punta ad ottenere dal Congresso l'approvazione del finanziamento per produrre una variante moderna della B61. "Gli Stati Uniti hanno la responsabilità di crescere, in modo da rispondere in pieno a possibili attacchi strategici, per sè e per i nostri alleati", ha dichiarato il Dipartimento di Difesa. Una decisione del genere, ha sottolineato Asia Times, deriva almeno in parte dalla recente Nuclear Posture Review del 2022, documento che raccomanda al governo Usa di avere ulteriori opzioni nucleari contro “obiettivi militari di vasta area”.

Il sito Breaking Defense ha scritto che la bomba B61-13 avrà una resa di 360 kilotoni, un'esplosione molto più grande di quella che possono fornire i 50 kilotoni del B61-12. La nuova variante dovrebbe replicare il B61-12 in termini di caratteristiche di sicurezza, protezione e precisione. Gli Stati Uniti produrranno probabilmente solo circa 50 B61-13, e la loro realizzazione dovrebbe avvenire nella fase finale del programma di produzione del B61-12, nel 2025.

Il jolly del Pentagono

In una dichiarazione sull'annuncio del B61-13, l'assistente segretario alla Difesa americano per la politica spaziale, John Plumb, ha dichiarato che gli Stati Uniti "hanno la responsabilità di continuare a valutare e mettere in campo le capacità di cui abbiamo bisogno per scoraggiare in modo credibile e, se necessario, rispondere ad attacchi strategici e rassicurare i nostri alleati".

"Se guardate alle bombe di Hiroshima e Nagasaki - ha commentato invece Donald Bramer, ex alto ufficiale dell'intelligence navale americana - una uccise 80 mila persone, l'altra 40 mila, pensare che la nuova bomba sarà ventiquattro volte più potente fornisce una idea delle dinamiche di quest'arma e di quanto siamo andati avanti nella ricerca degli armamenti nucleari".

Risposta a Cina e Russia

Gli analisti militari statunitensi, intanto, prevedono che la Cina avrà un minimo di 1.000 testate nucleari da schierare da qui alla fine del decennio. Questo sviluppo potrebbe fornire a Pechino la capacità di utilizzare armi nucleari per scopi coercitivi in tempi di crisi o durante un conflitto.

Allo stesso tempo, il moderno arsenale nucleare della Russia rappresenta una minaccia esistenziale duratura per gli Stati Uniti e i loro partner. Washington ritiene inoltre che Xi Jinping e Vladimir Putin starebbero lavorando per espandere le loro capacità nucleari e anche per sviluppare strategie di attacco non nucleare come attacchi informatici, spaziali, informativi e convenzionali avanzati.

La logica dichiarata per la B61-13 includerebbe, come detto, attacchi su obiettivi

militari specifici e di vasta portata. Questo potrebbe indicare che gli Stati Uniti starebbero effettivamente rivedendo le loro opzioni per l’uso di armi nucleari tattiche in un futuro conflitto. Cina e Russia sono avvisate.

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