"C'è una lista di Epstein, hanno paura. Se vince Trump...". La profezia di Musk contro i dem

Intervistato da Tucker Carlson su X, Elon Musk accusa i miliardari che sostengono Kamala Harris di temere una vittoria di Donald Trump per via dei loro legami con Jeffrey Epstein: "Se vince, il tycoon farà luce sul caso"

"C'è una lista di Epstein, hanno paura. Se vince Trump...". La profezia di Musk contro i dem
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Dopo essere apparso sul palco insieme all'ex presidente Donald Trump durante un comizio a Butler, Pennsylvania, a tre mesi dal tentato assassinio del tycoon avvenuto nelllo stesso luogo, il fondatore di Tesla e proprietario di X (ex Twitter), Elon Musk, ha concesso un'intervista all'ex anchorman di Fox News, Tucker Carlson. Secondo Musk, i miliardari che sostengono e finanziano la campagna elettorale della vicepresidente Kamala Harris, tra cui Reid Hoffman e Bill Gates, temono che Donald Trump possa vincere le elezioni presidenziali e diffondere così la "lista dei clienti" del magnate-pedofilo Jeffrey Epstein, morto per un apparente suicidio nell'agosto 2019 presso il Metropolitan Correctional Center di Manhattan. L'intervista, trasmessa sulla piattaforma X, dura 108 minuti e ha già superato quota 24 milioni di visualizzazioni.

"Terrorizzati dalla possibile vittoria di Trump"

Musk ha dichiarato apertamente che "alcuni dei miliardari che stanno dietro Kamala Harris sono terrorizzati da una vittoria di Trump". Secondo l'imprenditore, se l'ex presidente repubblicano dovesse vincere, uno degli effetti più temuti sarebbe la pubblicazione della famigerata lista dei clienti di Jeffrey Epstein, il finanziere legato a uno scandalo di traffico sessuale di minorenni. Durante l'intervista, Carlson ha chiesto direttamente a Musk: "Pensi che Reid Hoffman sia preoccupato?". Musk ha risposto senza esitazione: "Sì, e anche Gates". Secondo Musk, dietro al supporto massiccio alla vicepresidente Kamala Harris da parte di grandi donatori democratici, ci sarebbe delle informazioni contenute nella lista dei clienti di Esptein. In particolare, ha suggerito che i donatori di Harris, inclusi Gates e Hoffman, potrebbero essere collegati alla vicenda, dichiarando che c'è una "forte sovrapposizione" tra i principali finanziatori di Harris e i nomi che compaiono su quella lista.

Un altro punto saliente dell'intervista è stato il confronto fatto da Musk tra il trattamento riservato ai manifestanti del 6 gennaio 2021, data dell'assalto a Capitol Hill da parte di un gruppo di supporter dell'ex presidente Trump, molti dei quali, ha spiegato l'uomo più ricco del mondo, sono stati condannati a pene detentive, e la mancanza di azioni legali contro coloro che sono coinvolti nello scandalo Epstein, tra cui molti personaggi famosi. "È pazzesco!", ha esclamato Musk, aggiungendo che è "incredibile" che "centinaia di manifestanti del 6 gennaio siano stati condannati a pene carcerarie, mentre non è stata intrapresa alcuna azione contro il peggior trasgressore nella lista dei clienti di Epstein". Musk ha quindi ribadito la sua posizione, affermando che "parte del motivo per cui Kamala Harris sta ricevendo così tanto supporto è che, se Trump vince, quella lista di clienti di Epstein diventerà pubblica".

Chi frequentava Epstein

Va detto che anche l'ex presidente Trump conosceva Epstein. Un video del 1992 mostra Donald Trump e Jeffrey Epstein a una festa nella tenuta di Mar-a-Lago. I due uomini ridono e sembrano commentare giovani donne che ballano. All'epoca, Trump non era ancora presidente degli Stati Uniti, mentre Epstein era solo un finanziere, anni prima delle sue accuse di traffico sessuale. Ma chi aveva un particolare legame con il finanziere, oltre a Bill Gates e al Principe Andrea, era sicuramente l'ex presidente dem Bill Clinton: nei documenti legati al magnate-pedofilo resi noti all'inizio dell'anno nell'ambito della causa intentata dalle vittime, Clinton è menzionato oltre 50 volte, anche se non vi sono prove di comportamenti illeciti relativi al traffico sessuale di Epstein. I legami tra Clinton ed Epstein erano già noti, ma un portavoce ha dichiarato che la loro amicizia era limitata a iniziative filantropiche. Virginia Giuffre, una delle accusatrici, aveva citato Clinton tra i frequentatori delle residenze del finanziere.

Negli stessi documenti Trump viene citato più di cinquanta volte, ma senza alcun riferimento a comportamenti penalmente rilevanti. Clinton, invece, era molto vicino a Epstein e con lui ha viaggiato diverse volte negli anni 2000 a bordo del famigerato "Lolita Express".

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