"Molte persone moriranno". L'oscura previsione dietro i blackout negli aeroporti Usa

Sono significativi e da brividi alcuni report interni dei controllori di volo di Philadelphia sui blackout ai sistemi radar. "Situazione continua a essere molto pericolosa"

"Molte persone moriranno". L'oscura previsione dietro i blackout negli aeroporti Usa
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Due blackout così ravvicinati nel tempo (28 aprile e 9 maggio) con gli schermi neri per un minuto e mezzo sono troppi da gestire anche per il personale altamente qualificato che lavora ai radar di Philadelfia che tengono sotto controllo una fetta importante dei voli aerei americani che culminano nel super traffico di Newark, uno dei principali aeroporti di New York.

I rischi per la vita

Non a caso, i controllori di volo (che lamentano anche una mancanza di personale) hanno dichiarato senza giri di parole cosa potrebbe accadere qualora si ripresentassero problematiche simili. "La situazione è stata, è e continua ad essere pericolosa, ed è solo questione di tempo prima che molte persone muoiano", ha scritto in una nota uno degli addetti radar di Philadelfia in un rapporto sulla sicurezza. "L’attrezzatura radar e quella per le comunicazioni risultano pericolose da usare o sono inutilizzabili", ha aggiunto, denunciando livelli di stress "insostenibili".

Segnalazioni e malfunzionamenti

Per stessa ammissione del segretario ai Trasporti americano, Sean Duffy, i sistemi in uso sono ormai troppo obsoleti ed è stato già stanziato un piano da decine di miliardi per sostituire il tutto con le moderne tecnologie. Non si può più far finta di nulla dopo le numerose segnalaizoni da parte dei controllori al Tracon (Terminal radar approach control): sembra che sia già quasi un anno, dall'estate 2024, che molti segnali radar siano andati fuori uso con difficoltà enormi per comunicare con gli aerei in arrivo a Newark.

La carenza dei controllori

Se a tutto questo si aggiunge una mancanza di controllori, negli Stati Uniti, stimati in circa tremila, la "frittata" è facile che si faccia. Le criticità maggiori, in ogni caso, riguardano soprattutto lo scalo newyorkese che viene gestito da Philadelfia. Non poche volte è capitato che durante alcuni guasti molti aerei si siano messi tutti insieme, in una ideale fila indiana, lungo lo stesso tragitto per evitare di incorrere in brutte sorprese. Questo, però, è un problema non da poco perché si viene a creare "una situazione incredibilmente pericolosa. Il fatto che non ci sia stata una collisione in volo catastrofica è solo una questione di fortuna".

Cosa è successo a novembre

Uno dei mesi più critici degli ultimi tempi è sicuramente novembre 2024 quando uno dei controllori, in un report anonimo interno, ha fatto sapere di aver avuto "un’interruzione totale delle frequenze in tutto il settore. Non avevamo nemmeno la frequenza d’emergenza e le cuffie di emergenza erano fuori uso. Abbiamo dovuto contattare altri centri di controllo per raggiungere i nostri aerei tramite la frequenza d’emergenza", riporta il Corriere.

Oltre ai problemi citati di aprile e maggio, pure a novembre (giorno 6) si era verificato un vasto blackout che ha portato a due minuti di totale assenza di segnale tra controllori di volo e piloti che si sono ritrovati "al buio" senza che nessuno rispondesse. Il caso e la fortuna hanno voluto che in quei 120 secondi non avvenisse nessun disastro. La cosa incredibile è che anche i sistemi di riserva, che devono sostituire i principali in caso di guasto, non hanno funzionato.

Perché accade tutto questo? Molti sistemi sono stati installati più di 30 anni fa con altri, addirittura, che risalgono agli anni Settanta. La Faa (Federal aviation administration) stima che ogni sette giorni i radar americani hanno a che fare con centinaia e centinaia di interruzioni mettendo a repentaglio la vita di molti passeggeri.

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