Cronaca nera

Droga, immigrazione irregolare, degrado: quel fil rouge tra Michelle e le altre

L'omicidio che ha coinvolto la donna uccisa è avvenuto con modalità non dissimili a quelle che hanno riguardato Pamela Mastropietro, Desirée Mariottini e tante altre

Droga, immigrazione irregolare, degrado: quel fil rouge tra Michelle e le altre

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Droga, immigrazione irregolare, degrado: le tante storie prima di Michelle

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C'è un fil rouge che purtroppo lega tante storie simili a quella del delitto di Primavalle. Degrado, immigrazione incontrollata, spaccio e consumo di droga: sono questi gli elementi che hanno caratterizzato diversi drammi avvenuti in Italia negli ultimi anni. Nell'omicidio avvenuto pochi giorni fa ai danni di Michelle Causo il movente potrebbe essere un debito di 30 euro - probabilmente legato alla droga - come ha recentemente raccontato nell'interrogatorio il presunto assassino, figlio di emigrati dello Sri Lanka. Le indagini riguardo a questo omicidio sono tutt'ora in corso e quindi si vedrà come andranno a finire gli accertamenti rispetto a questo delitto. Fatto sta che gli elementi presenti in questa storia non sono assolutamente una novità nei delitti commessi nel nostro Paese.

Michelle e non solo: la bomba esplosiva dei tragici omicidi

Michelle e altre donne prima di lei sono state vittime della stessa violenza. Le storie si ripetono sempre di più quasi nello stesso modo nelle nostre città: e non per forza solamente nelle grandi metropoli. Prendiamo, per esempio, il delitto di Pamela Mastropietro: nel gennaio 2018 la ragazza di origine romana diciottenne fu vittima di violenza sessuale e fu poi uccisa con due coltellate al fegato da Innocent Oseghale, un pusher nigeriano. Il cadavere, secondo anche quanto stabilito poi dalla sentenza della Corte di Appello di Ancona, fu dunque accuratamente lavato con candeggina, nel tentativo di eliminare i residui organici, e infine smembrato e occultato. Presto il caso si trasformò in un "mero" dibattito politico, in piena campagna elettorale per le imminenti Politiche; a maggior ragione dopo l'attentato commesso da Luca Traini contro un gruppo di immigrati a Macerata, che aveva rinfocolato da sinistra tutto il solito refrain sul razzismo e sulla xenofobia. Tuttavia, quello che poi è sempre stato messo in secondo piano è la bomba esplosiva che aveva causato quella tragedia: ovvero il mancato controllo capillare in quei quartieri che sono si sono oramai trasformati in zone in mano alla criminalità e sul quale certa parte politica - che va dal Pd all'estrema sinistra - non intende intervenire.

E non è neanche detto che questi fatti avvengano per forza nelle periferie delle grandi città, come testimonia la storia di Desirée Mariottini - nel quartiere San Lorenzo (non lontano dal Colosseo) - sconvolse l'Italia intera cinque anni fa. La ragazzina di Cisterna di Latina era stata drogata e violentata la notte tra il 18 e il 19 ottobre del 2018 in uno stabile abbandonato in via dei Lucani 22, nel quartiere romano di San Lorenzo. In secondo grado è stato ribadito l'ergastolo per Mamadou Gara e Yousef Salia, la condanna a 27 anni per Brian Minthe e una a 24 anni e mezzo per Alinno Chima, accusati a vario titolo di avere violentato e ucciso con un mix di droghe la giovane. Anche in quel caso, partì il solito canovaccio propagandistico.

Sara Bosco e Ilaria Leone

Temi che ciclicamente sono tornati in auge. Nel 2016 Sara Bosco venne trovata morta nuda su un materasso del Forlanini, l'ex ospedale abbandonato di Roma diventato ritrovo di senzatetto e disperati. A venderle la droga fu Riza Faizi, un pusher 36enne di origine afgane, che le ha dato un mix rivelatosi poi letale di varie sostanze, tra cui morfina, ketamina, codeina e psicofarmaci. Faizi venne accusato di condannato a sette anni con accuse che riguardavano morte in conseguenza di altro reato e induzione alla prostituzione minorile. Il lungo elenco potrebbe essere completato con il nome della 19enne Ilaria Leone, strozzata da Ablaye Ndoje, senegalese irregolare di 34 anni spacciatore di droga di cui probabilmente la ragazza probabilmente era consumatrice saltuaria.

Atti di violenza che si ripetono purtroppo con un copione già scritto.

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