Kaufmann è il padre della bimba morta. La conferma nel Dna

Francis Kaufmann è ufficialmente il padre della piccola Andromeda, la bambina uccisa insieme alla madre Anastasia Trofimova a Villa Pamphilj lo scorso giugno: lo conferma l’analisi del DNA

Kaufmann è il padre della bimba morta. La conferma nel Dna
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Nuovi sviluppi nel caso del duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphilj, a Roma. Gli accertamenti genetici condotti dagli investigatori hanno confermato che Francis Kaufmann, il cittadino americano di 46 anni arrestato per il sospetto omicidio della 28enne Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, è il padre biologico della bambina. Un elemento che rafforza ulteriormente il legame dell’uomo con le vittime e aggiunge un tassello importante al quadro investigativo.

Kaufmann, interrogato la scorsa settimana nel carcere romano di Rebibbia davanti al giudice per le indagini preliminari, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Rimane in attesa l'esito degli esami istologici sul corpo della madre, mentre l’autopsia ha già indicato che la bambina sarebbe morta per strangolamento, con segni compatibili con un’asfissia meccanica. Per la madre, invece, si ipotizza il soffocamento.

Il ritrovamento dei corpi

La tragica scoperta risale al 7 giugno, quando all’interno del parco di Villa Pamphilj vennero ritrovati prima il corpo senza vita di Anastasia, poi, a poca distanza, quello della piccola Andromeda. Una scena che ha scosso l’opinione pubblica e dato il via a una delle inchieste più complesse degli ultimi anni nella Capitale.

La fuga e l’arresto in Grecia

Subito dopo il ritrovamento dei cadaveri, Francis Kaufmann, noto anche con lo pseudonimo di Rexal Ford, era irreperibile. Dopo giorni di ricerche e un mandato di cattura internazionale, l’uomo fu individuato e arrestato in un ostello sull’isola greca di Skiathos, il 14 giugno, dopo una fuga durata una settimana. La Corte d’Appello di Larissa ha autorizzato l’estradizione in Italia, avvenuta nei primi giorni di luglio, grazie alla collaborazione tra le autorità italiane e quelle greche.

Il mistero dei fondi pubblici per il film mai realizzato

Parallelamente all’inchiesta per duplice omicidio, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo su un'altra vicenda che coinvolge Kaufmann: il presunto utilizzo illecito di fondi pubblici destinati a un film mai girato. L’uomo, attraverso la società Tintangel Films LLC, avrebbe ricevuto tra oltre 800mila euro in tax credit dal Ministero della Cultura italiano per la produzione di una pellicola intitolata Stelle della Notte. Tuttavia, il film non risulta mai essere stato realizzato. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha annunciato che verranno introdotte modifiche ai criteri di erogazione dei fondi pubblici per evitare in futuro truffe ai danni dello Stato.

La caccia al trolley e i prossimi passi

Un altro elemento chiave nell’indagine è il trolley che Kaufmann trascinava con sé nei giorni precedenti alla fuga, e che non è stato trovato tra i suoi effetti al momento dell’arresto. Le forze dell’ordine hanno avviato ricerche anche lungo il fiume Tevere, nel timore che possa contenere indizi cruciali o addirittura prove determinanti. Le indagini proseguono per stabilire le motivazioni dietro l’efferato gesto, e per comprendere il legame tra la vita personale di Kaufmann e le sue attività economiche sospette.

Con il ritorno di Kaufmann in Italia, l’indagine è entrata nella fase

decisiva. Gli inquirenti vogliono fare piena luce su una vicenda che, oltre al dramma umano, intreccia elementi di truffa, identità false e finanza pubblica, lasciando aperti ancora molti interrogativi.

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