Cronaca nera

"Addolorata e basita". Le prime parole della prof dopo l'accoltellamento

Il 16enne che ha colpito l'insegnante nell'istituto di Abbiategrasso è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio aggravato

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“Davvero addolorata e basita”: così si sente la professoressa 51enne che lunedì mattina, nel corso di una sua lezione nell'istituto di istruzione superiore di Abbiategrasso, a sud di Milano, è stata accoltellata da un suo studente di 16 anni. L’insegnante, raggiunta dall’inviato di Storie Italiane Alessandro Politi, sta “un pochino meglio” dopo il delicato intervento chirurgico a cui è stata sottoposta per ricostruire i tendini del braccio destro a seguito delle profonde ferite riportate. L’autore è piantonato nel reparto di Neuropsichiatria dell'età adolescenziale all'ospedale San Paolo di Milano. È stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio aggravato. Tra le possibili ragioni dietro l’aggressione spunta anche l’ipotesi della vendetta: due anni fa il ragazzo era stato bocciato in un'altra scuola e tra i professori "responsabili" della bocciatura c'era proprio il marito dell’insegnante aggredita.

L’amarezza della docente

Ha una voce scossa ma decisa la professoressa aggredita a sorpresa da uno dei suoi alunni mentre era in classe. È durato sei ore l’intervento ricostruttivo che ha subito, ma oggi “sta meglio” e ha voluto rassicurare tutti: ora l'aspetta un periodo di riabilitazione ma i medici sono fiduciosi per quanto riguarda la ripresa dell'utilizzo della mano. La prof non è voluta tornare nel merito dei fatti di lunedì, ora le servirà del tempo per razionalizzare quanto le è accaduto e per introiettare il trauma. La donna si è detta comunque “dispiaciuta” di aver visto pubblicata la sua immagine, il suo nome, quello di suo marito e l’età dei suoi figli sugli organi di stampa senza autorizzazione: “Anche i miei genitori hanno saputo la notizia non direttamente da me o dei miei familiari ma dai media”, racconta.

L’ipotesi di una vendetta trasversale

Le ragioni dello slancio violento del sedicenne sono attualmente ricercate nell’ambito di un presunto disturbo psichiatrico. Tra le possibili motivazioni dietro al gesto inconsulto spunta anche l’ipotesi di una vendetta trasversale. Due anni fa infatti il ragazzo era stato bocciato in un altro istituto. Tra le materie insufficienti risultava in particolare quella di un docente con cui pare, all’epoca, avesse avuto dei presunti attriti: si tratterebbe del marito della professoressa aggredita lunedì. Se il precedente abbia innescato l’attacco saranno gli inquirenti ad accertarlo.

Supporto psicologico agli studenti

Oggi gli studenti dell’istituto di Abbiategrasso sono tornati in classe. Per loro è stato predisposto un intervento psicologico di cui potranno servirsi se sentiranno il desiderio di confrontarsi su quanto accaduto. Il rappresentante d’istituto dell'istituto, ascoltato sempre da Alessandro Politi di Storie Italiane, non ha paura. Al momento dell’aggressione si trovava in un’altra aula sullo stesso piano dell’edificio. Il giovane racconta che la loro insegnante “ha avuto l’istinto di proteggerci e di chiuderci in classe”. Lì gli studenti, ignari di quanto accadeva a pochi metri da loro, hanno aspettato alcuni secondi fino al suono della campanella di evacuazione.

“Il corpo docenti – sottolinea il ragazzo - ha svolto un lavoro impressionante per mettere in sicurezza tutti: hanno pensato prima a noi studenti che a loro stessi”.

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