
Il 13 agosto 2007, il giorno dell’omicidio di Garlasco, la vittima Chiara Poggi sarebbe stata in casa da sola. Stando alle prime indagini, avrebbe aperto la porta solo a una persona che conosceva bene, dato che a causa della calura estiva avrebbe vestito indumenti comodi, quelli stessi indumenti che le sono stati trovati addosso. Ciò ha portato, nelle prime indagini a investigare - e poi a condannare con conferma di Cassazione nel 2015 - sul fidanzato Alberto Stasi.
C’erano delle persone, nel microcosmo della vittima, che sono state escluse fin dall'inizio delle indagini, poiché possedevano un alibi. In primis i suoi famigliari: i genitori Giuseppe Poggi e Rita Preda, il fratello Marco Poggi e l’amico di quest’ultimo Alessandro Biasibetti. Il settimanale Giallo però riporta la presunta testimonianza di un albergatore, che smentirebbe due di questi alibi.
Questa presunta testimonianza giungerebbe dal gestore di un albergo di Falzes, in Trentino, cittadina in cui soggiornavano i Poggi - tranne Chiara - in quei giorni, con l’amico Biasibetti. Tuttavia questo albergatore non solo sosterrebbe che nella struttura ricettiva sarebbero stati presenti solo i coniugi Giuseppe e Rita - e non il figlio Marco - ma anche di non sapere neppure chi sia Biasibetti, di non ricordare il suo nome. Il settimanale sarà in edicola da domani, ma questo è il succo di ciò che viene riportato in copertina. Bisognerà attendere per capire di cosa si parla, se la testimonianza è attendibile e, nel caso, sarà compito degli inquirenti farlo.
Inquirenti che tra l’altro sono al lavoro da mesi, da quando cioè a marzo 2025 hanno iscritto nel registro degli indagati un altro amico di Marco Poggi, Andrea Sempio: per lui l’accusa è omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Stasi.
Tuttavia al momento si stanno vagliando tutti gli indizi. Sempio è indagato per via della presenza di sue tracce biologiche sotto le unghie della vittima, per un’impronta trovata nella scala della scena del crimine (che però non contiene tutte le minuzie per attestare un’identificazione completa), per alcune telefonate a casa Poggi effettuate nei giorni precedenti al delitto e per via di uno scontrino che sarebbe stato conservato, e avrebbe attestato la presenza di Sempio a Vigevano nelle ore in cui Chiara Poggi veniva uccisa.
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Nei giorni scorsi è partito
l’incidente probatorio alla ricerca di impronte e tracce biologiche sui reperti del 2007 - o raccolti nei mesi successivi. Il prossimo appuntamento è il 4 luglio per l’analisi sulle provette raccolte nelle prime indagini.