Coronavirus

La virologa Capua: "Arriva una seconda ondata...? Vi spiego come si può bloccare"

La virologa Ilaria Capua fa autocritica: "La pandemia si poteva evitare". Poi, parla della seconda ondata: "Una questione di responsabilità collettiva"

La virologa Capua: "Arriva una seconda ondata...? Vi spiego come si può bloccare"

"La comunità scientifica ha fallito sul Coronavirus e deve fare autocritica''. Fa mea culpa la virologa Ilaria Capua che, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, commenta gli ultimi dati relativi alla pandemia: "Non è stata un meteorite inaspettato. Era prevedibile e si poteva evitare", afferma.

Da circa 8 mesi, ormai, il Covid-19 continua a circolare da un capo all'altro del mondo facendo segnare, alla data del 26 agosto, 819.609 vittime dall'inizio del primo caso accertato a Wuhan, nella provincia dell'Hubei, in Cina. Nulla di cui sorprendersi a detta della virologa, professore e direttore dell’One health center of excellence dell'Università della Florida che non mette da conto una battutta d'arresto del virus in tempi relativamente brevi. "Che il Sars-Cov-2 stia continuando a circolare c’era da aspettarselo - dice -. L’obiettivo del virus è di infettare tutte le persone che incontra per garantirsi la propria sopravvivenza. Era illusorio pensare che con l’estate si sarebbe “ritirato”. I virus non pensano e non guardano in faccia a nessuno: sono macchine".

Cambia l'età media dei contagiati che, adesso, coinvolge una fascia di popolazione più giovane rispetto agli esordi dell'infenzione e ai ''mesi caldi'' dell'emergenza sanitaria. "Interessa una popolazione diversa rispetto alla prima ondata: bambini e giovani che, nella stragrande maggioranza dei casi, non presentano sintomi - spiega la Capua - I giovani rappresentano una fonte di contagio per le persone più fragili, i nonni, per dire. È questa la nuova sfida: riorganizzare la vita della popolazione a rischio. Non si parla di lockdown, ma di comportamenti consapevoli che possono allontanare il rischio di infezioni. Le regole sono sempre le stesse: mascherine, distanziamento, igiene. Da una parte e dall’altra".

Tiene banco, nelle dispute tra i virologi, la controversia relativa alla eventualità di una ''seconda ondata'' per il prossimo autunno. Cosa dobbiamo aspettarci? "Quando si parla di 'seconda ondata' si fa riferimento ai ricoveri in terapia intensiva (che allo stato attuale, in Italia, sono molto limitati, ndr). - dice la virologa -Per evitare questo non occorrono decreti, ma un’attiva collaborazione della popolazione. È una questione di responsabilità collettiva".

Uno studio condotto ad Hong Kong ha dimostrato che gli anticorpi neutralizzanti, sviluppati da chi ha già fatto l'infezione, non garantiscono l'immunità da un successivo contagio. "Sono sorpresa della sorpresa che questa notizia ha suscitato. - prosegue Ilaria Capua - Uno dei punti interrogativi che ci presenta questo virus è proprio legata alla risposta immunitaria dell’organismo umano. Ci chiediamo: gli anticorpi che quest’ultimo produce contro il virus sono protettivi contro le reinfezioni? E per quanto tempo? Non si sa. Ma del resto le reinfezioni succedono anche per altre malattie infettive. E questo getta un’ombra sull’efficacia dei vaccini".

La virologa fa poi un passo indietro rispetto agli esordi dell'epidemia quando proprio lei stessa aveva affermato che ci sarebbe stato ''uno sciame virale con sorprese imprevedibili". Il ravvedimento, per nulla scontato, la dice lunga sull'atteggiamento della comunità scientifica nella gestione dell'emergenza: "La comunità scientifica ha fallito e deve fare autocritica. La pandemia da Covid non è stata un meteorite inaspettato. Era prevedibile e si poteva evitare — come io stessa, alcuni virologi “svalvolati” e persino Bill Gates avevano previsto —.

Mi auguro che questa emergenza serva da lezione per il futuro".

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