Cronache

Nuovo blitz contro Forza Nuova: nei guai il leader veronese Castellini

Altri provvedimenti giudiziari nei confronti delle persone che il 9 ottobre scorso distrussero la sede del sindacato confederale della Cgil

Nuovo blitz contro Forza Nuova: nei guai il leader veronese Castellini

Sono state fermate altre sei persone con l'accusa di aver preso parte all’assalto alla sede della Cgil di corso d’Italia a Roma lo scorso 9 ottobre. I poliziotti della Digos, coordinati dalla procura romana, hanno eseguito tre arresti e tre obblighi di dimora. Tra i destinatari delle misure cautelari figura Luca Castellini, 46 anni, leader veronese di Forza Nuova, il quale non potrà lasciare la propria abitazione. Ultrà dell'Hellas Verona, Castellini era, in precedenza, già finito in un’altra indagine, accusato di istigazione a delinquere aggravata dall'utilizzo di strumenti informatici o telematici, che aveva portato al sequestro del sito internet di Forza Nuova. In passato, come riporta il quotidiano La Stampa, Castellini era balzato agli onori della cronaca per aver detto che il calciatore di colore Mario Balotelli non sarà mai italiano.

A subire la misura cautelare della custodia in carcere è anche Fabio Corradetti, il figlio ventenne della compagna di Giuliano Castellino, il leader romano di Forza Nuova detenuto per l'assalto alla sede del sindacato. Corradetti è già in carcere per gli scontri avvenuti in quella stessa giornata nelle vicinanze di Palazzo Chigi. Il gip Annalisa Marzano ha disposto il carcere anche per il 30enne Massimiliano Petri. Nei confronti di Roberto Borra, invece, sono stati disposti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. L’operazione della polizia arriva a tre giorni dalla pronuncia del Tribunale del Riesame che ha confermato il carcere per altre cinque persone coinvolte negli stessi fatti. Oltre a Castellino si tratta di Roberto Fiore e Pamela Testa (rispettivamente leader nazionale e militante di Forza Nuova), dell'ex Nar Luigi Aronica e di Salvatore Lubrano, arrestati al termine del corteo di due settimane fa. Per tutti gli indagati esiste il concreto pericolo di reiterazione della condotta violenta. Le persone raggiunte da provvedimenti giudiziari hanno “una spiccata inclinazione alla commissione di fatti dalla particolare carica offensiva”. Sono queste le parole utilizzate dal gip Annalisa Marzano nella sua ordinanza di custodia cautelare.

È stato scarcerato, invece, Biagio Passaro leader del movimento "IoApro". Le ultime persone raggiunte da provvedimenti giudiziari sono in parte militanti di Forza Nuova, ma soprattutto No vax, nei confronti dei quali il pm Gianfederica Dito muove accuse pesanti. Contestati i reati di devastazione e saccheggio, resistenza e violenza. Il 9 ottobre, la pacifica manifestazione dei No pass in piazza del Popolo a Roma ha avuto un epilogo violento. Prima gli scontri con le forze dell’ordine e, poi, l’occupazione della sede nazionale della Cgil. Il gruppo di facinorosi ha buttato giù il portone dell’edificio che ospita il sindacato confederale e poi ha distrutto l’arredo interno. Un colpo inferto nei confronti di un’organizzazione che, secondo i manifestanti, non ha mai tutelato i lavoratori avallando l’obbligo del Green pass anche per operai e dipendenti.

Sulle violenze figlie dell’estremismo, dieci giorni fa, il centrodestra ha presentato una mozione unitaria sia alla Camera dei deputati sia al Senato. I partiti chiedono che vengano bollati tutti i totalitarismi, compreso l’antisemitismo.

L’obiettivo è “contrastare in campo internazionale il fenomeno dei dispotismi chiedendo alla comunità internazionale di intervenire con gli strumenti delle sanzioni e con tutti gli altri provvedimenti ritenuti più opportuni”.

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