
Ieri la sinistra ha suonato festosamente la tromba, per ringraziare la Corte Europea di Lussemburgo di aver dato torto a Giorgia Meloni e al suo governo riguardo l'accoglienza o meno dei migranti. La legge europea stabilisce che non si possono rimpatriare i clandestini che sono in fuga da Stati tirannici o vessatori. Si può cioè respingere e rimandare a casa solo chi proviene da Paesi passabilmente sicuri dal punto di vista dei diritti umani. Dico passabilmente perché di perfetti non ce n'è. E qui sta l'inghippo. Per i giudici italiani almeno per quelli che si occupano di migranti - tutta l'Africa e l'Asia e l'America Latina non lo sono. E forse nemmeno l'Antartide, da cui scappano ormai anche i pinguini.
Chi può decidere che in una Nazione si possa vivere senza temere vessazioni da parte dello Stato per la propria vita e libertà? Bastano ragione e buon senso per arrivarci: tocca al singolo governo del Paese, visto che la politica estera, i servizi di sicurezza e la difesa non sono delegati a Bruxelles. Chi altri ha strumenti per sapere e legittimità per decidere? In Italia, Palazzo Chigi, ovvio. Attraverso ambasciate (ministero degli Esteri) e servizi segreti (presidenza del Consiglio) ha gli elementi necessari per stilare elenchi di Stati invivibili, con scelte che sono vigilate dal Parlamento. Non dovrebbero essere i Tribunali a esercitare il potere esecutivo, o mi sbaglio? La sentenza lussemburghese capovolge la nostra Costituzione e dice che non è il governo a dover decidere, ma in ultima istanza la magistratura.
I progressisti italici non sanno quello che fanno: plaudendo a questi burocrati togati accettano l'amputazione delle loro prerogative che persino nel loro specifico campo (l'opposizione) sono di fatto assegnate al potere giudiziario. Per coerenza dovrebbero rinunciare allo stipendio, consegnando il potere legislativo direttamente alle toghe, alle quali giudici forestieri hanno dato la patente di onniscienza e di infallibilità.
Accadrà così: un addetto del Palazzo di Giustizia di Roma - laureato e benpensante potrà mandare all'inferno o in paradiso
qualunque Nazione da cui provenga un migrante. Scommettiamo che tutti gli Stati di provenienza dei clandestini finiranno all'inferno? Secondo me anche l'Italia. Si salva solo il Lussemburgo: altro che l'Albania, mandiamoli lì.