Il mistero di Draghi, boccaloni su Malika e il Prosek: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: lo scontro Conte-Grillo, i visti rubati in Pakistan e Speranza

Il mistero di Draghi, boccaloni su Malika e il Prosek: quindi, oggi...
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- il teleconista Rai su Busquets che si appresta a tirare il primo rigore della Spagna contro la Svizzera: "Di lui hanno detto: 'Se rinascessi calciatore vorrei essere come Busquets". Un secondo dopo il calciatore sbaglia il penalty: che gufata. Per (loro) fortuna, agli iberici poi è andata bene

- si sono rubati un migliaio di visti Schengen all’interno dell’Ambasciata italiana a Islamabad. Un furto pazzesco. In pratica da qualche giorno (quasi un mese) circolano per il Pakistan dei visti adesivi numerati con cui chiunque potrebbe addobbare il proprio passaporto e venire tranquillamente in Italia. Molti sono preoccupati per il rischio che siano già approdati da noi clandestini e personcine poco raccomandabili, compresi possibili terroristi. Domanda delle domande: chi sarà il ladro?

- sui grillini la questione appare evidente: qui si discute tra chi vuole tenere un barlume di coerenza con le origini, conservando il limite dei due mandati, e chi invece con Conte vorrebbe dare il via libera alle ricandidature all’infinito. Nel mezzo ci sono quelli che si sono inventati il mandato zero, e che ormai non basta più

- emergono alcune chat di Borrelli nel pieno della crisi da coronavirus di un anno fa. In pratica l’ex capo della Protezione Civile, allora anche Commissario Covid, dice: “La parte sanitaria la decide Speranza, non sono un commissario pieno”. Quindi almeno adesso sappiamo con chi dobbiamo prendercela. Pronto, Roberto: ci sei?

- come facevamo notare ieri, nel M5S si apre la questione Casalino. Il portavoce e spin doctor dell’avvocato del Popolo è stato preso da poco a libro paga dai gruppi pentastellati. Col suo Giuseppi in rottura con Grillo, adesso che fa? Si dice che potrebbe perdere il posto. Ma per fortuna per lui esiste il reddito di cittadinanza. Dovesse andare male…

- forza Azzurri

- occhio, in pochi se ne sono accorti. Ma nel suo discorso di ieri sera il premier Draghi ha detto una frase sibillina, forse misteriosa. Ovvero: “La pandemia non è finita” (e va bene), ma poi ha aggiunto che “anche quando sarà finita, se lo sarà, avremo a lungo a che fare con le sue conseguenze”. Rileggere, prego: “Se lo sarà”. Quindi la cosa non è certa. Variante Delta?

- non so se è peggio Malika che si compra un cane da 2500 euro coi soldi delle donazioni di decine di boccaloni, oppure se l’allevatore che riversa quei soldi all’Arcigay Bologna perché “sono rimasto molto colpito dalla vicenda, perché comunque tanti italiani hanno fatto beneficenza per abbattere le discriminazioni e questi soldi sono stati gestiti in maniera a dir poco singolare”

- vedo molti convinti che il presunto nuovo partito di Conte possa andare facilmente in porto. Ma attenzione, non è detto. Il caso Monti insegna: governare un Paese, ed avere un buon apprezzamento, non significa automaticamente essere in grado di raccattare voti. Sicuri che il consenso del Movimento sia legato alla leadership di Conte, e non viceversa? Per ottenere preferenze alle urne servono capacità, oltre che un Casalino. E non è detto che Conte ci riesca. Grillo, per dire, c’è già riuscito. Sicuri che i parlamentari vogliano lasciare la vecchia via per intraprendere la nuova?

- comunque Salvini un giorno cerca la federazione con Forza Italia, l’altro firma il patto dei sovranisti patrioti europei. Chi lo capisce fino in fondo, è bravo. Bravissimo

- l’Italia dei Valori torna in

Parlamento. Quanto è amarcord

- la Croazia chiede all’Ue di riconoscere il Prosek, cioè copia tarocca del prosecco, come denominazione ufficiale. Ci manca solo facciano lo stesso col Parmesan e siamo a cavallo

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