Cinque colpi di pistola in rapida successione sono stati sparati contro l'abitazione del giornalista Ario Gervasutti, ex direttore de Il Giornale di Vicenza, ora nell'ufficio centrale del Gazzettino e per anni giornalista de il Giornale. Pochi minuti prima delle 2, in zona Chiesanuova a Padova, il giornalista è stato svegliato di soprassalto.
Per tutta la notte sono stati effettuati i rilievi da parte della Scientifica. Tre dei cinque proiettili sono stati trovati nella camera del figlio, mentre gli altri due sono stati bloccati dal muro estero dell'abitazione. Nessuno è rimasto ferito.
"Sono sconvolto - ha raccontato Ario Gervasutti - mia moglie e i miei due figli erano in casa, 3 colpi hanno raggiunto la camera da letto dove dormivano i ragazzi. Al momento non ho idea di chi sia stato: non ho ricevuto minacce, ma non escludo l'episodio sia legato alla mia attività professionale".
Ario Gervasutti, 55 anni friulano di Palmanova, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del giornalismo al Gazzettino per poi lavorare a Milano e rientrare in Veneto per dirigere Il Giornale di Vicenza. Nel 2016 il ritorno alla redazione del Gazzettino.
Le reazioni
"È un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma, acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni ed idee. La mia piena e completa solidarietà al cronista Ario Gervasutti e naturalmente alla sua famiglia". Così il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato l'episodio. "Mi auguro che i responsabili siamo presto identificati ed assicurati alla Giustizia.
Sono intollerabili fatti del genere che purtroppo riportano alla mente anni bui della nostra Repubblica", ha concluso Zaia.Anche il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha manifestato la propria solidarietà al capo redattore del Gazzettino.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.