Cronache

Rifiuti, tensioni e scontri: notte di fuoco a Palermo

Tensione e scontri questa notte a Palermo tra un gruppo di operai Gesip. Fermato un 41enne pregiudicato

Bambini giocano a pallone vicino ad una montagna di rifiuti a Palermo
Bambini giocano a pallone vicino ad una montagna di rifiuti a Palermo

Ennesima notte di fuoco a Palermo dove sono stati appiccati roghi ai cassonetti e alle discariche disseminate in città. L'emergenza rifiuti resta alta. Numerose squadre sono entrate in azione per spegnere montagne di immondizia date alle fiamme.

Hanno rovesciato cassonetti colmi di immondizia in corso Alberto Amedeo, all'angolo con piazza Indipendenza, e hanno aizzato gli operai della Gesip, che stavano presidiando la vicina Assemblea regionale siciliana, contro i carabinieri. Al solo scopo di dissuadere le proteste, uno dei militari ha sparato in aria alcuni colpi di pistola. Uno dei sobillatori è stato bloccato non lontano della caserma "Carlo Alberto Dalla Chiesa", sede del comando regionale dell’Arma: per lui, un pregiudicato di 41 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, è scattata la denuncia per resistenza e lesioni e pubblico ufficiale e rifiuto di fornire la propria identità. Durante il fermo, l'uomo ha accusato un lieve malore e il personale del 118, allertato dai militari, lo ha condotto in ospedale per accertamenti. Altri due sono, invece, fuggiti in direzione di Palazzo dei Normanni davanti al quale era in corso una protesta dei dipendenti della Gesip ai quali hanno chiesto man forte. Una ventina tra questi si sono quindi messi in marcia verso la caserma, in modo minaccioso e lanciando sassi. È stato a quel punto che un militare ha deeciso di sparare in aria alcuni colpi per disperdere la rivolta.

Nel frattempo sono arrivati i rinforzi e imanifestanti hanno preferito desistere tornando sui propri passi.

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