Diabete, rischi maggiori con i cibi ultra-processati: l'elenco

Emulsionanti e additivi nei cibi ultra processati aumentano il rischio di contrarre diabete di tipo 2 e non solo: ecco i risultati di uno studio durato 15 anni e i consigli degli esperti

Diabete, rischi maggiori con i cibi ultra-processati: l'elenco
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Cattive notizie sul fronte alimentare a causa degli additivi, ossia tutte quelle sostanze che vengono aggiunte negli alimenti per preservarne il sapore o migliorare gusto, aspetto o altre qualità sensoriali. Secondo un importante studio appena pubblicato sulla rivista The Lancet Diabete & Endocrinology, sette emulsionanti in particolare farebbero aumentare il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2.

Lo studio

La ricerca francese ha preso in esame in dati di oltre 104mila persone adulte nell'arco di tempo compreso tra il 2009 e il 2023 con la richiesta di compilare quale fosse la dieta adottata nell'arco delle 24 ore (quindi tutti i pasti della giornata) ogni sei mesi così da valutare quale fosse l'esposizione agli additivi valutata anche con test di laboratorio ad hoc. Purtroppo, i risultati ottenuti sono stati molto chiari. "Abbiamo trovato associazioni dirette tra il rischio di diabete di tipo 2 e l’esposizione a vari emulsionanti additivi alimentari ampiamente utilizzati negli alimenti industriali in un’ampia coorte potenziale di adulti francesi. Sono necessarie ulteriori ricerche per sollecitare una rivalutazione delle normative che regolano l’uso degli emulsionanti additivi nell’industria alimentare per una migliore protezione dei consumatori", hanno spiegato i ricercatori.

Quali sono i cibi a rischio: l'elenco

I ricercatori hanno spiegato che questi additivi sono ampiamente utilizzati dai produttori alimentari sia per migliorare consistenza e consentire una maggiore durata di conservazione. Tra gli alimenti ultra-lavorati in questione vengono citati:

  • cioccolato
  • gelati
  • biscotti
  • pasticcini
  • frutta
  • verdura e cereali ultra-lavorati
  • latticini
  • maionese
  • oli commestibili
  • sciroppi.

Gli additivi sono stati assunti nel 5% direttamente da frutta e verdure in scatola e sciroppate, nel 14,7% da torte e biscotti e nel 10% da prodotti lattiero-caseari. Recenti studi sperimentali hanno dimostrato che gli emulsionanti sarebbero in grado modulare direttamente la composizione e la funzione del microbiota intestinale "determinando l’invasione del microbiota e l’infiammazione intestinale cronica di basso grado, esacerbando così i disordini metabolici".

Alcuni studi in vitro sugli animali hanno anche messo in evidenza che il consumo di emulsionanti crea una disbiosi del microbiota che predispone l'organismo anche ad altre malattie quali ipertensione, obesità, il già citato diabete e altri disturbi cardiometabolici.

Il monito degli esperti

"Questi risultati forniscono la prima visione epidemiologica sul potenziale coinvolgimento nello sviluppo del diabete di tipo 2 degli additivi emulsionanti che sono onnipresenti nelle diete occidentali e consumati quotidianamente da milioni di bambini e adulti in tutto il mondo", sottolineano i ricercatori.

Sull'argomento è intervenuto anche il presidente della Società italiana di diabetologia (Sid), il quale ha spiegato che lo studio ha tre conseguenze importanti: "la necessità di contenere il consumo di cibi ultra-processati, l'appello ad una maggiore attenzione alle etichette e la necessità di chiedere una regolamentazione più stringente allo scopo di proteggere i consumatori". "Stiamo assistendo ad un preoccupante aumento del diabete di tipo 2 anche tra bambini e adolescenti", ha concluso Raffaella Buzzetti, presidente eletto Sid.

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