Sgonfiarsi con la "dieta dell'acqua giapponese": come funziona e benefici

Scopriamo insieme un metodo di medicina orientale che consente di bere l’acqua nel modo giusto per contrastare la ritenzione idrica e perdere peso

Sgonfiarsi con la "dieta dell'acqua giapponese": come funziona e benefici
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La dieta dell’acqua giapponese non è un vero e proprio regime alimentare. È un metodo di medicina orientale che si sta molto diffondendo in occidente. Utile per sgonfiarsi durante la stagione estiva o quando si stanno accumulando kg di troppo.

Consiste nel bere l’acqua in maniera corretta in modo da disintossicarsi dalle tossine e dalle scorie in eccesso. Il metodo introduce questa sana abitudine sin dal mattino. Stabilisce come e quando bere negli altri momenti della giornata, soprattutto prima, durante e dopo i pasti principali.

Come funziona la dieta dell’acqua

Questo metodo prevede di bere acqua che deve avere delle determinate caratteristiche stabilite rigidamente dal protocollo originale giapponese. L’acqua scelta deve essere innanzitutto fresca, ma non gelata.

Temperature troppo basse potrebbero creare seri problemi a livello gastrico come congestioni, soprattutto quando fa troppo caldo e vi è eccessiva sudorazione. L’acqua da bere deve essere inoltre pura e priva di tracce di fluoro e calcare. L’ideale è filtrarla con caraffe adatte e apparecchiature ad hoc per renderla il più possibile pura. Il metodo giapponese prevede di berla sin dal risveglio e rigorosamente a stomaco vuoto.

Iniziare con 2 bicchieri d'acqua al mattino

L’ideale sarebbe bere quattro bicchieri con una pausa tra un bicchiere e l’altro. Il consiglio è di sorseggiarla lentamente. Ogni bicchiere deve contenere almeno 200 ml di acqua. La colazione va consumata solo dopo 45 minuti. Solitamente non è facile ingurgitare al risveglio quattro bicchieri d’acqua. L’ideale è cominciare gradualmente con due bicchieri e poi piano piano di giorno in giorno aumentare la quantità.

Consumare il pasto dopo 45 minuti

Anche per il consumo dei pasti principali è previsto di bere quattro bicchieri di acqua prima. Il pasto, pranzo o cena, va consumato sempre dopo 45 minuti questo rituale. Invece per il consumo di spuntini, uno a metà mattinata e l’altro a metà pomeriggio, basta bere un solo bicchiere almeno un quarto d’ora prima. La dieta dell’acqua giapponese prevede che dopo i pasti per almeno un paio d’ore non bisogna bere.

Quali sono i benefici della dieta dell’acqua giapponese

Questo metodo consente di godere di un’azione depurativa efficace che permette di contrastare la ritenzione idrica. Inoltre permette di sgonfiarsi soprattutto a livello addominale. Aiuta a percepire meno il senso di fame e di conseguenza si tende così a non assecondare le tentazioni nei confronti di snack zuccherati e cibi troppo calorici.

L’organismo grazie a questo rimedio orientale risulta molto idratato.

Anche la pelle ne ricava tanto giovamento risultando più luminosa ed elastica. L’avvertimento è di non superare i due litri di acqua assunta al giorno. Berne troppa potrebbe provocare effetti collaterali come vertigini, sudorazione, mal di testa e alito cattivo oltre ad affaticare troppo i reni.

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