Il fegato si ammala "in silenzio": ecco come salvarlo

Nella Giornata Mondiale del Fegato, tutti gli occhi sono puntati sui danni del "cibo spazzatura": ecco come invertire la tendenza sull'aumento delle patologie, spesso mortali, con una sana alimentazione

Il fegato si ammala "in silenzio": ecco come salvarlo
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Alla vigilia della Giornata Mondiale del Fegato (World Liver Day 2025) si alza forte il grido d'allarme dei professionisti del settore, gli epatologi, che mettono in luce numeri mondiali sempre più preoccupanti: sono 1,5 miliardi le persone che nel mondo convivono con una malattia cronica che riguarda il fegato e ogni anno si contano circa due milioni di morti per questa ragione. Gran parte delle patologie collegate all'organo nascono a causa di un regime alimentare e stili di vita scorretti.

Quali sono i rischi

Molto spesso i segnali di una patologia del fegato arrivano quando si trova già in stato avanzato: ecco perché gli esperti spesso parlano di malattie "silenziose" perché in grado di rimanere a lungo latenti prima di trasformarsi in cirrosi ed epatocarcinoma. Alla base di tutto c'è l'alimentazione: l'Associazione italiana per lo studio del fegato (Aisf) ha lanciato la campagna "Il cibo è medicina" spiegando i rischi di consumare "cibi ultra-processati, zuccheri aggiunti, porzioni esagerate, consumo eccessivo di carne rossa e grassi saturi, oltre all'eccessivo consumo di alcol" che "stanno compromettendo la salute di milioni di persone", avvertono gli esperti.

Le patologie in crescita

Se pensiamo che soltanto il fegato riesce a regolare centinaia (addirritura 500) funzioni vitali capiamo quanto sia indispensabile "trattarlo bene" ed evitare che possa ammalarsi. Gli epatologi raccontano che tra le patologie in rapida crescita c'è la Masld (Malattia epatica steatosica associata a disfunzione metabolica) che è collegat a obesità, diabete e dislipidemie. Come accennato, inizialmente non dà sintomi e si può scoprire soltanto con una ecografia epatica: da quel momento in poi si può invertire la tendenza con una dieta piena di frutta, verdura, cereali oltre a grassi "buoni" e proteine. In questo modo si ridurrà il grasso nel fegato, diminuirà l'infiammazione e si potrà prevenire che la malattia degeneri.

Come proteggere il fegato

"Il fegato è un organo straordinario e grazie alla sua capacità di rigenerarsi. È possibile, con le giuste scelte alimentari, proteggerlo e persino invertire certi danni. Mangiare bene per il fegato significa privilegiare alimenti freschi e naturali come frutta e verdura di stagione, cereali integrali, legumi, pesce, olio extravergine d'oliva. Limitare gli zuccheri semplici, cibi processati e le bevande zuccherate. Senza dimenticare i danni che può provocare l'alcol. Serve equilibrio, varietà e costanza. E magari, ogni tanto, fermarsi a pensare a cosa stiamo dando al nostro corpo e al nostro fegato", ha spiegato all'AdnKronos il segretario Aisf, Giacomo Germani.

Il minimo comune denominatore di questa giornata mondiale è invitare le persone a cambiare il proprio stile di vita ma rivolgendosi anche alle istituzioni per educare a mangiare bene sin dalla scuola invitando a limitare l'uso del cibo spazzatura. "Il World Liver Day - conclude Germani - nasce per accendere i riflettori su un organo che merita più attenzione, e per sensibilizzare sull'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce delle malattie epatiche. Il fegato è uno degli organi più importanti del nostro corpo, eppure è anche uno dei più sottovalutati.

Ogni giorno lavora in silenzio, senza che ce ne accorgiamo: filtra tossine, aiuta la digestione, regola il metabolismo, produce proteine vitali e molto altro ancora. Oggi è il momento giusto per iniziare a prenderci cura del nostro fegato".

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