
Dalla guerra tra Iran e Israele - con intervento degli Stati Uniti annesso - la Cina ha capito di non poter assolutamente fare a meno dei bombardieri strategici. Pechino considera questi aerei da guerra pressoché insostituibili per consentire alle proprie forze armate di operare attraverso i continenti nonostante esistano altre teoriche opzioni di attacco a lungo raggio. Al netto dei progressi compiuti con i caccia di sesta generazione e i missili, gli analisti dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) ritengono che mezzi come i B-2 statunitensi - gli stessi che hanno colpito tre siti nucleari di Teheran, sganciando bombe bunker sulle strutture per poi tornare indietro indenni – siano sempre più fondamentali. E la stampa cinese, interpellando vari analisti, ha sostanzialmente fatto capire che il Dragone ha bisogno di bombardieri strategici efficaci ed efficienti.
L'importanza dei bombardieri
Nel corso della crisi tra Israele e Iran sette bombardieri B-2 statunitensi hanno percorso circa 27mila chilometri, supportati da un centinaio di altri velivoli, in una missione durata più o meno 37 ore. I colossi dei cieli di Washington hanno portato a termine la missione senza particolari problemi impressionando gli analisti cinesi. Pechino, che sta ancora sviluppando il bombardiere stealth di nuova generazione H-20, ha preso nota dell'importanza estrema di questi aerei da guerra. "Un bombardiere strategico dedicato è insostituibile, anche in un'epoca in cui esistono altre opzioni di attacco a lungo raggio", ha affermato Song Zhongping, un'analista militare ed ex istruttore dell'Esercito Popolare di Liberazione più volte interpellato dai media d'oltre Muraglia.
Un bombardiere strategico, tra l'altro, può effettuare attacchi sia nucleari che convenzionali. Come ha spiegato il South China Morning Post, è un'arma vitale per qualsiasi grande potenza militare. Il B-2 dell'aeronautica militare statunitense ha una gittata superiore a 10.000 km, il che gli consente di effettuare attacchi intercontinentali. "Questa è l'essenza di un'arma strategica: la capacità di operare attraverso i continenti", ha affermato Song. "Il B-2, il B-1B e il B-52 svolgono tutti questo ruolo per gli Stati Uniti. Al momento, la Cina non dispone ancora di questa capacità di attacco strategico a lungo raggio", ha aggiunto l'esperto.
Impossibile farne a meno
Solo Stati Uniti, Russia e Cina dispongono di bombardieri strategici a lungo raggio in servizio. Gran Bretagna e Francia hanno dismesso le loro flotte di bombardieri decenni fa, concludendo che i costosi velivoli a lungo raggio non erano più una priorità dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Per la cronaca, il B-52H americano fu introdotto negli anni '50 e rimane in servizio, con un'autonomia di 16.000 km e una capacità di carico utile di 31,5 tonnellate. Questo dato è paragonabile al Tu-95MS russo, una versione modernizzata di un bombardiere degli anni '50, che può trasportare 25 tonnellate di armi per 15.000 km. Negli anni '70, entrambe le nazioni svilupparono ulteriormente i loro progetti di bombardieri: i sovietici avanzarono con il supersonico Tu-160 e gli americani con lo stealth B-2.
Sia gli Stati Uniti che la Russia dispongono di una flotta di circa 100 bombardieri strategici, che costituiscono una parte fondamentale delle loro triadi nucleari e un mezzo per effettuare attacchi di precisione a lungo raggio. La Cina non si unì alla corsa ai bombardieri strategici prima degli anni '60 proponendo l'H-6K e l'H-6N. L'H-20 dovrebbe colmare il vuoto all'interno del PLA.
Quest'ultimo mezzo dovrebbe essere il primo bombardiere strategico dedicato di Pechino. Il suo design, simile al bombardiere stealth B-2 Spirit degli Stati Uniti, punta a rivaleggiare con i bombardieri più avanzati del mondo.