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"Base militare rafforzata contro attacchi missilistici cinesi": cosa c'è dietro la mossa degli Usa

I lavori in corso a Kadena, base aerea statunitense in Giappone, mirano a rafforzare la struttura per fronteggiare minacce missilistiche cinesi

"Base militare rafforzata contro attacchi missilistici cinesi": cosa c'è dietro la mossa degli Usa
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Lavori in corso, in Giappone, per rafforzare la base aerea di Kadena, un'importante struttura utilizzata dagli Stati Uniti per proiettare la loro potenza aerea nell'Asia-Pacifico. Da tempo il sito ha infatti iniziato a prepararsi in vista di una possibile minaccia missilistica cinese, addestrandosi a riparare rapidamente l'aeroporto locale. Situata a circa 370 miglia di distanza da Taiwan, questa base aerea statunitense, situata sull'isola nipponica di Okinawa, è la più vicina all'isola contesa. Oltre a ospitare una presenza di caccia a rotazione, la struttura funge da hub operativo per le flotte di droni dell'Aeronautica Militare, del Corpo dei Marines e della Marina Usa.

L'importanza della base aerea Usa di Kadena

Data la sua posizione nei pressi dello Stretto di Taiwan, Kadena è stata considerata un potenziale bersaglio per l'esercito cinese qualora gli Stati Uniti dovessero intervenire in aiuto di Taiwan nel corso di una fantomatica guerra. Secondo un rapporto del Pentagono sulla potenza militare cinese, la Cina possiede oltre 2.000 missili balistici in grado di raggiungere l'intero territorio giapponese. Kadena, ha ricordato il settimanale Newsweek, è attualmente difesa dal sistema di difesa aerea Patriot Advanced Capability-3.

Il 18th Wing, l'unità ospitante dell'aeronautica militare statunitense a Kadena, ha dichiarato che il personale del 18th Civil Engineer Squadron ha condotto un addestramento rapido per la riparazione dei danni all'aeroporto locale durante l'esercitazione di prontezza operativa Beverly High 26-1.

Durante le operazioni, gli ingegneri e il personale addetto allo smaltimento degli ordigni esplosivi hanno messo alla prova le proprie competenze e conoscenze, occupandosi tra l'altro di riempire e rinforzare i crateri, rimuovere i detriti e ripristinare le superfici di quello che il comunicato stampa ha definito un aeroporto "essenziale per la missione". L'addestramento mirava a testare la capacità di valutare e riparare rapidamente i danni simulati a una pista di atterraggio in seguito a un attacco fittizio, assicurando che la base aerea possa mantenere operazioni di potenza aerea di combattimento in un ambiente conteso.

Prepararsi al peggio

"Ogni secondo è importante quando si tratta del recupero dell'aeroporto", ha affermato Seth Callahan, aviere senior e specialista nella produzione di energia elettrica assegnato allo squadrone, aggiungendo che la capacità di rispondere in modo rapido ed efficace è "ciò che mantiene la missione in movimento". Nel frattempo, il 18th Wing ha affermato che il suo squadrone di supporto alle operazioni e lo squadrone stanno portando avanti quelli che hanno descritto come i progetti di riparazione dell'aeroporto più ambiziosi dell'anno della base, sostituendo la pavimentazione usurata e ammodernando sezioni vitali della pista.

"Ogni passo ha un impatto sulle prestazioni della pista. Il nostro obiettivo è assicurarci che sia robusta, liscia e pronta a tutto ciò che la missione richiede", ha affermato il sergente maggiore Brock Butshke, capo della sezione pavimentazioni e attrezzature del 18th Civil Engineer Squadron

Secondo il 18esimo Stormo, si prevede che la pista migliorata aumenterà la durabilità a lungo termine e ridurrà la necessità di riparazioni future, garantendo che la base aerea rimanga "un punto di lancio critico" per le operazioni dell'aeronautica militare statunitense in tutta la regione indo-pacifica.

Il think tank Hudson Institute, del resto, esorta da tempo gli Usa a fortificare i propri aeroporti militari all'interno del raggio d'azione dei missili cinesi, al fine di preservare il predominio aereo durante un potenziale conflitto in cui la Cina potrebbe lanciare attacchi a sorpresa volti a distruggere gli aerei statunitensi a terra.

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