"Abbiamo smentito i gufi": Giancarlo Giorgetti sulla manovra è raggiante dopo che l'Ue ha promosso la legge di bilancio italiana. "La Commissione ha promosso la nostra manovra giudicandola 'in lineà: l'Italia è quindi inserita nella metà dei paesi europei che sono dalla parte giusta", scrive il ministro dell'Economia e delle Finanze in una nota.
Anche il premier Giorgia Meloni ostenta soddisfazione: dopo il via libera dell'Unione Europea al Documento Programmatico di Bilancio, struttura della manovra del governo Meloni, l'inquilina di Palazzo Chigi in una nota si è detta soddisfatta per "una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta. In questa direzione continueremo a lavorare nell'interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese".
Lo ha comunicato Paolo Gentiloni, Commissario Europeo agli Affari Economici, anticipando il giudizio che Bruxelles ha elaborato. La manovra è complessivamente "positiva perchè nell'insieme, nei saldi, la proposta di legge rispetta quelle che erano le raccomandazioni del Consiglio europeo del mese di luglio. In sostanza di tenere sotto controllo la spesa corrente in un periodo come questo caratterizzato da alta inflazione, dalla stretta della politica monetaria". Il governo Meloni ha scritto il Dpb alla luce della Nota di aggiornamento al Def del governo Draghi, inserendo alcune discrezionalità politiche, dalle modifiche sulle soglie del regime forfettario per le partite Iva al taglio delle tasse sulle rendite finanziarie.
Su alcune di queste misure contenute in manovra la Commissione ha espresso dei rilievi critici non sufficientemente ampi, a detta di Gentiloni, per promuovere una bocciatura della legge di bilancio. "Noi sottolineamo la positività degli impegni di spesa per gli investimenti, legati alla transizione verde, all'innovazione tecnologica e ci sono delle osservazioni, dei rilievi, su varie altre misure", ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio. I rilievi sono in particolare riguardanti misure "legate ai pagamenti digitali e all'evasione fiscale". In sostanza il tetto al contante modificato e la soglia sui pagamenti Pos rappresentano la parte della manovra che va in controtendenza rispetto alle aspettative comunitarie concordate col Pnrr scritto dall'esecutivo precedente.
Gentiloni ha esortato poi l'Italia ribadendo l'invito a procedere sulla riforma del fisco decaduta con la fine del governo Draghi e che Meloni e Giancarlo Giorgetti, Ministro dell'Economia e delle Finanze, vuole riscrivere da zero. Il viceministro Maurizo Leo ne ha prospettato di recente alcune parti riguardanti soprattutto il taglio delle aliquote Irpef, sottolineando che Via XX Settembre ci lavorerà tra gennaio e febbraio.
Per il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, "falco" europeo per eccellenza la manovra è positiva e l'avvertimento a Roma è sul futuro delle misure di contrasto alla crisi energetica. In futuro l'Italia "dovrebbe indirizzare meglio le misure energetiche per ridurre la domanda e aiutare i più vulnerabili. Dovrebbe inoltre tenere d'occhio la spesa corrente e mantenere il ritmo delle riforme e degli investimenti", aggiunge.
Rilievi, non critiche sostanziali: la prima legge di bilancio dell'era Meloni ha il semaforo verde. E ora la navigazione dell'esecutivo può proseguire in relativa discesa dopo aver doppiato la prima sfida chiave del mandato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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