Influenza suina: di cosa si tratta, i sintomi e le cure

Anche se la sua origine è animale, l'influenza suina è ormai equiparata alla classica influenza stagionale: ecco di cosa si tratta

I medici al lavoro per la produzione del trattamento contro l'influenza suina
I medici al lavoro per la produzione del trattamento contro l'influenza suina
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Le cronache delle ultime ore ci hanno consegnato due pazienti morti a Vicenza a causa dell'influenza suina ma tutti gli esperti buttano acqua sul fuoco spiegando che il virus in questione, H1N1, circola in Italia da ormai il lontano 2009, Le due persone morte non devono creare allarmismi perché rientrano nelle casistiche di quanto accade ogni anno nella stagione influenzale e non c'è alcuna emergenza.

Di cosa si tratta

Quando si parla di influenza suina si fa riferimento a un'infezione virale che colpisce l'apparato respiratorio e ha una sintomatologia sovrapponibile a quella dell'influenza stagionale. Il suo nome deriva dal fatto che i primi casi furono associati al contagio che l'uomo prendeva dal contatto con i maiali. "Il virus A/H1N1 è, infatti, un agente virale di derivazione suina, poi adattato all'uomo e diventato trasmissibile da persona a persona", spiegano gli esperti. In questo caso di cronaca, però, la Regione Veneto ha spiegato che quanto avvenuto nelle scorse ore è un "virus influenzale che circola in modo diffuso in tutte le stagioni influenzali dal 2009. Chiamarlo virus da 'influenza suina' è un retaggio mediatico che fa pensare a un virus non stagionale".

Quali sono i sintomi

Insomma, nulla di preoccupante visto che si tratta di un agente virale che circola tra di noi da anni e si fa sentire soprattutto tra il tardo autunno e la stagione invernale. Anche negli animali causa molte infezioni ma sono pochissimi i decessi. Come riconoscere se si è colpiti da influenza suina? I sintomi sono perfettamente sovrapponibili a quelli dell'influenza e comprendono:

  • Febbre alta;

  • Tosse e mal di gol;

  • Dolori muscolari;

  • Mal di testa;

  • Possibili diarrea e vomito;

  • Poca voglia di mangiare;

  • Lacrimazione e fotofobia (intolleranza alla luce).

Per essere sicuri che si tratti di questa tipologia di virus è necessario eseguire esami di laboratorio che, eventualmente, prescriverà il proprio medico curante. Nei bambini i sintomi sono gli stessi ma si possono riscontrare anche occhi particolarmente arrossati e congiuntiviti.

Le cure

Anche in questo caso, le varie tipologie di cure non sono molto distanti da quelle per l'influenza stagionale: sarà il proprio medico curante a prescrivere eventuali farmaci che possano alleviare e far scomparire i sintomi sopra trattati. Sono soprattutto paracetamolo e gli antinfiammatori non steroidei a essere i più utilizzati mentre; in altri casi, si sceglie per la strada degli antivirali tra i quali citiamo l'oseltamivir (in Italia si chiama Tamiflu) e il zanamivi (nome commerciale Relenza).

Gli esperti, però, sottolineano anche l'importanza del vaccino specialmente per la popolazione più anziana e fragile visto che l'attuale "ceppo influenzale è contenuto nel vaccino, disponibile per i soggetti a rischio e per tutte le categorie indicate dal ministero: la vaccinazione è quindi assolutamente consigliata, anche ad un pubblico più ampio".

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