Cronaca locale

Gare clandestine, denunciati 5 centauri

VELOCISTI Fermati ragazzi tra i 19 e i 22 anni: usavano come pista corso Sempione. Sequestrate tutte le moto

Cinque moto e cinque patenti sequestrate. E, naturalmente, cinque ragazzi denunciati a piede libero. Sì, è costato caro a questi giovani centauri il desiderio di sfogare la loro voglia di libertà e di correre come in pista lungo corso Sempione. Un rettilineo ampio e che sembra interminabile, dall’Arco della Pace a piazza Firenze: difficile (seppur pericoloso) per un motociclista appassionato resistere alla tentazione di emulare Valentino Rossi. O comunque di percorrere a tutta velocità il viale che rappresenta la tappa finale del prestigioso Giro d’Italia.
Così martedì sera, intorno alle 23.40, i cinque giovani - tutti milanesi tra i 19 e i 22 anni, tutti incensurati - a bordo di due Ktm 600 blu e tre Kavasaky Ninja (rigorosamente e solo verdi) si sono messi in fila al semaforo rosso, come sulla griglia di partenza in via Moscati, all’angolo con corso Sempione. Attendevano che scattasse il verde per dare gas ai loro motori e provare il brivido della gara.
Non avevano fatto i conti, però, con il rumore provocato dai loro bolidi. Il rombo delle moto pronte ad accelerare, infatti, ha insospettito una pattuglia dei carabinieri in servizio proprio martedì sera in corso Sempione. Così i cinque centauri sono partiti a tutta velocità in direzione piazza Firenze senza accorgersi minimamente della presenza dei militari.
I ragazzi non hanno infranto il codice della strada, non sono cioè passati con il semaforo rosso: semplicemente hanno voluto scambiare la strada per una pista, senza considerare quello che è veramente: una pubblica via. E, a bordo delle loro motociclette, hanno percorso a tutta velocità alcune centinaia di metri passando con il verde due semafori.
Il tempo di sorpassare a destra e a sinistra qualche macchina presente sulla carreggiata e fermarsi al terzo semaforo rosso, sgasando i bolidi e, grazie a questa sosta, i militari hanno raggiunto i motociclisti. I ragazzi - che evidentemente conoscono le buone maniere - si sono subito scusati per il fastidio, negando però fermamente di aver disputato una gara di velocità. Niente da fare, però, i carabinieri sono stati inflessibili. E dopo aver sequestrato i loro mezzi e ritirato le patenti hanno denunciato i cinque.

Che impareranno così, a loro spese, che non si disputa una gara di velocità lungo una strada aperta alla circolazione.

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