"Ue faccia la sua parte". L'appello di Tajani sui migranti

L'appello del vicepremier sulla situazione a Lampedusa: "Non c'è più tempo da perdere". Poi l'assist a Draghi: "È una risorsa"

"Ue faccia la sua parte". L'appello di Tajani sui migranti
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"Mario Draghi è una risorsa della Repubblica italiana, è stato un eccellente presidente della Bce e un presidente di un governo del quale noi abbiamo fatto parte e lo abbiamo sostenuto con grande lealtà. Credo che farà sicuramente bene anche il lavoro che gli ha affidato Ursula von der Leyen": categorico Antonio Tajani. Interpellato da "Zapping", programma in onda su Rai Radio 1, il vicepremier e ministro degli Esteri ha promosso la scelta della presidente della Commissione europea di puntare sull'ex premier italiano per la redazione di un rapporto sulla competitività in Europa e ha indicato la strada da seguire: "Se vogliamo uscire dalla crisi dobbiamo crescere: meno tasse, più politica industriale, meno tassi, quindi anche un messaggio alla Bce. Non vanno alzati i tassi ma bisogna puntare sulla crescita dell'economia reale".

Il dossier immigrazione

Il tema del giorno è il nodo immigrazione con la crisi in corso a Lampedusa, dove sono sbarcati 7 mila migranti in meno di 48 ore. "Serve una soluzione a breve, medio e lungo termine. A breve termine bisogna risolvere il problema a Lampedusa, ringrazio chi sta lavorando per cercare di risolvere nel modo migliore possibile un'emergenza che si fa sempre più complicata", la puntualizzazione di Tajani: "Serve che l'Europa faccia la sua parte. Non c'è più tempo da perdere. Bisogna incrementare tutti gli accordi che sono stati fatti, bisogna applicare il memorandum firmato con la Tunisia". Il titolare della Farnesina ha posto l'accento sul dialogo in corso con l'omologo tunisino, Tunisi deve rispettare gli impegni nel bloccare le partenze: "La situazione di instabilità in tutta l'Africa sub-sahariana è molto complicata. C'è una situazione complicata. Ci sono spinte migratorie che difficilmente si possono frenare, per questo servirebbe una conferenza internazionale sul Sahel. Serve una strategia globale, l'Italia è la frontiera dell'Europa".

Con toni meno muscolari di quelli del collega vicepremier Salvini, Tajani ha esortato Bruxelles a cambiare marcia sul dossier immigrazione:"L'Europa deve fare di più e noi abbiamo bisogno di più Europa, non di meno Europa. Non dobbiamo isolarci dall'Europa, ma convincerla a impegnarsi molto di più, con i fatti non solo a parole. Serve più solidarietà, come hanno detto Papa Francesco, Mattarella e oggi la Metsola. Serve che si applichino gli accordi, tra cui quello firmato con la Tunisia". Una battuta anche sulla decisione di Francia e Germania di interrompere l'arrivo di migranti giunti in Italia: "Il patto di Dublino non è più attuale, c'erano situazioni diverse. È cambiato il mondo, anche la guerra in Ucraina, e non possiamo pensare di regolare le situazioni di oggi con patti vetusti. Serve più coraggio e più determinazione. Serve un impegno di tutti".

Verso le elezioni europee

Altro tema rovente dell'agenda politica è il cammino verso le elezioni europee in programma nel giugno del 2024. La linea di Forza Italia è chiara, così come quella del Ppe: "Nel Partito popolare europeo nessuno farà accordi con Le Pen o con Alternative fur Deutschlande". Un messaggio chiaro e forte per l'alleato Salvini, che ha rilanciato l'asse con la Le Pen invitandola a Pontida: "Nulla contro di lui, può essere parte di una maggioranza perché ha una considerazione ben diversa, molto superiore rispetto a quella di Afd e Le Pen. Essere in famiglie diverse in Europa non pregiudica la coesione del governo a Roma".

Sul punto, Tajani ha rimarcato che il sistema politico italiano è diverso da quello europeo e gli azzurri fanno orgogliosamente parte del Ppe:"Noi di Forza Italia abbiamo sempre detto di essere favorevoli a un confronto con il partito conservatore che in Europa è molto forte, ma non possiamo fare accordi con chi è contro l'Europa e contro la Nato, come Afd e la Le Pen, che sono diversi da Salvini".

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