Guerra in Israele

Israele, Netanyahu gela Blinken: "Nessun cessate il fuoco" | La diretta

Giorno di guerra numero 28. Il segretario di Stato Usa Blinken per la seconda volta in Israele. Il leader del partito sciita libanese rompe il silenzio. Le ultime notizie

Israele, Netanyahu gela Blinken: "Nessun cessate il fuoco" | La diretta
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Israele è in guerra contro Hamas da 28 giorni. Il conflitto ha causato finora la morte di oltre 1.400 cittadini israeliani (di cui 335 soldati) e, secondo i dati riportati da Haaretz, circa 9mila palestinesi. Ieri le truppe israeliane hanno circondato Gaza City e sono in corso pesanti scontri vicino all'ospedale al-Quds, mentre nella notte le forze armate hanno ucciso il comandante Mustafa Halul dopo una "battaglia eroica" all'interno della Striscia di Gaza. I soldati dell'esercito di Tel Aviv caduti nell'offensiva di terra risultano essere in totale 23. Nel campo profughi di Jenin invece sarebbero morti quattro palestinesi: secondo l'Anp sono sette i palestinesi morti in Cisgiordania ieri notte. Oggi intanto è il giorno di Antony Blinken. Il segretario di Stato Usa ha fatto tappa nella capitale israeliana nel contesto di un più ampio tour regionale, il secondo in poche settimane a riprova della tensione che sta salendo in tutto il Medio Oriente e che l'America intende frenare per prevenire un allargamento del conflitto. Gli Stati Uniti hanno approvato un pacchetto di aiuti militari del valore di 14,5 miliardi. Sempre Washington riferisce, attraverso due funzionari intercettati da Reuters, che droni dell'aviazione statunitense starebbero sorvolando Gaza alla ricerca degli ostaggi. Il governo e l'esercito israeliano non sembrerebbero disposti a un cessate il fuoco. Per le Idf, ha rivelato il portavoce Daniel Hagari, interrompere i combattimenti non è un'opzione sul tavolo, ma non essendo Israele in guerra con i civili verrà fatto il possibile per facilitare gli aiuti umanitari alla popolazione. Ecco le notizie di oggi venerdì 3 novembre.

L'esercito di Tel Aviv: "Colpita cellula a Gaza"

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso nelle ultime ore numerosi terroristi nella Striscia di Gaza, mentre l'offensiva di terra avanza. Le truppe hanno identificato una cellula terroristica che usciva da un tunnel e un aereo l'ha colpita. In un altro scontro, ha reso noto l'esercito, numerosi uomini armati sono usciti da un tunnel all'interno di un edificio e hanno aperto il fuoco contro le forze israeliane, che hanno risposto uccidendone alcuni di loro.

Hamas denuncia il "massacro dell'ambulanza"

Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che nell'attacco israeliano contro un'ambulanza all'ingresso del più grande ospedale di Gaza sono morte 13 persone. Israele da parte sua ha confermato di aver preso di mira "un'ambulanza usata da una cellula terroristica di Hamas in prossimità della loro posizione nella zona di battaglia". Il portavoce del ministero di Hamas dice che "il massacro dell'ambulanza ha provocato 13 morti e 26 feriti". E ha aggiunto: "Queste ambulanze trasportavano diverse persone ferite destinate a essere ricoverate in Egitto".

Cosa ha detto il capo di Hezbollah

L'attesa è finita per il discorso di Hassan Nasrallah, leader del "Partito di Dio" libanese Hezbollah. Pur difendendo le azioni degli alleati palestinesi, non ha annunciato l'ingresso dei suoi combattenti nelle ostilità contro Israele e ha rivelato che all'interno della sua organizzazione "nessuno sapeva" dell'operazione "Diluvio al-Aqsa". "L'operazione del 7 ottobre è stata una operazione sacra condotta al 100% dai palestinesi ed è stata un'operazione coraggiosa, grande, molto molto importante", ha detto alla televisione araba il politico sciita. "Se volevamo cercare una battaglia con piena legittimità, non esiste una come quella contro i sionisti", ha continuato. Le tv israeliane si sono rifiutate di trasmettere le parole di Nasrallah, definendo il suo intervento uno strumento di "guerra psicologica".

Slogan contro Israele e Usa dopo il discorso di Nasrallah

Le parole del leader sciita hanno scatenato la reazione dei sostenitori di Hezbollah, i quali hanno scandito slogan come "Morte all'America" e "Morte a Israele". Il discorso è stato trasmesso su un maxi-schermo nella piazza di Dahya, quartiere sud di Beirut, e non è stato pronunciato di persona da Nasrallah, che come in altre occasioni ha scelto di pre-registrarlo in una località sconosciuta per evitare attacchi. La folla che si era radunata ha poi sollecitato a "combattere per Gaza e la moschea di al-Aqsa".

Perché Blinken torna in Israele

Lo scopo del viaggio di Antony Blinken a Tel Aviv è uno solo, secondo la Casa Bianca: convincere il governo israeliano ad accettare una tregua umanitaria a Gaza. Si tratta di una posizione che Washington ha maturato soltanto in questi ultimi giorni e, come ha spiegato il portavoce della sicurezza nazionale John Kirby, è ben diversa da un cessate il fuoco generale. Gli Stati Uniti sostengono pause temporanee e localizzate che possano dare lo spazio e il tempo sufficiente ai civili per evacuare.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyhau ha mostrato al diplomatico statunitense alcune immagini preparate dall'esercito "sugli orrori e la strage compiuta da Hamas il 7 ottobre scorso". Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier. Blinken ha chiesto "passi concreti" per accelerare l'ingresso degli aiuti nella Striscia di Gaza e per evitare la strage quotidiana di civili palestinesi. Un messaggio forte che riflette le preoccupazioni di Biden legate ai rischi di un'escalation del conflitto. Ma le parole del premier israeliano gelano la richiesta di una pausa umanitaria immediata: "Non se ne parla. Nessun cessate il fuoco temporaneo senza prima il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas".

Esercito in massima allerta al confine col Libano

"Nel nord di Israele siamo in stato di massima allerta. Siamo pronti a reagire a qualsiasi evento abbia luogo oggi, o nei prossimi giorni", lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari descrivendo quella che ha definito una "accresciuta attività degli Hebzollah, che ieri nel nord di Israele hanno colpito Kiryat Shmona e Safed, ferendo persone". "L'Iran - ha aggiunto - continua con le sue attività sovversive ed incita i suoi fiancheggiatori inviando loro armi, così come è avvenuto in Ucraina, in Iraq e nello Yemen". "L'Iran - conclude - vuole distrarci dalla nostra guerra a Gaza".

Stop ai fondi a Gaza

I ministri del gabinetto di sicurezza di Israele hanno votato per trasferire i fondi fiscali raccolti per l'Autorità palestinese a Ramallah, ma hanno detratto il denaro stanziato per la Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'ufficio del primo ministro, precisando che "Israele sta interrompendo ogni contatto con Gaza". Nel comunicato, riferisce il Times of Israel, si spiega che "non ci saranno più lavoratori palestinesi da Gaza e i lavoratori che erano in Israele il giorno in cui è scoppiata la guerra torneranno a Gaza".

L'appello di Tajani

Parlando del discorso del capo di Hezbollah, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha rivolto un appello "per evitare che si lanci un'offensiva militare contro Israele che provocherebbe un grave peggioramento della situazione". Il capo della Farnesina ha scritto in un post su X che sette italo-palestinesi, tra cui due donne incinte, sono stati messi in sicurezza dalle autorità italiane.

Zelensky valuta visita in Israele

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta valutando la possibilità di visitare Israele la prossima settimana. I preparativi "sono in fase avanzata", scrive il Times of Israel, precisando che il leader ucraino "si era offerto di partire più di due settimane fa, ma Israele aveva ritenuto che fosse prematuro dato che la guerra era ancora in una fase relativamente iniziale, anche se ha accolto altri leader da tutto il mondo". L'ambasciatore israeliano in Ucraina, Michael Brodsky, ha dichiarato in una conferenza stampa a Kiev che "in Israele stiamo aspettando il presidente Zelensky e saremmo felici di vederlo".

Tribunale speciale per i terroristi

Un tribunale speciale per i terroristi. È questa l'idea allo studio del governo israeliano, che vorrebbe processare le centinaia di membri di Hamas che hanno partecipato all'attacco dello scorso 7 ottobre. Circa 200 di loro sono stati catturati vivi il giorno dopo l'invasione. Il ministero della Giustizia di Israele non ha fornito alcun commento ufficiale.

Hamas scrive ai parenti degli ostaggi: "Gaza sarà maledizione della storia"

Hamas ha inviato un messaggio di testo in ebraico ai parenti dei civili rapiti nel sud di Israele e portati nella Striscia di Gaza. Lo sostiene la tv israeliana Kan News, aggiungendo che il messaggio era firmato dalle Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas. "Abbiamo offerto al vostro governo uno scambio di prigionieri, ma non è stato accettato - si legge nel testo - questo è il nostro messaggio: il rilascio di tutti i prigionieri sionisti in cambio del rilascio di tutti i prigionieri palestinesi". Il portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obeida, ha affermato che "Gaza sarà la maledizione della storia per Israele e i soldati israeliani ritorneranno nei sacchi neri". Ieri l'esercito israeliano ha confermato di aver parlato con le famiglie di 241 persone sequestrate dai palestinesi.

Erdogan: "Crimini contro l'umanità a Gaza"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan continua ad attaccare Israele. "Niente può scusare quello a cui abbiamo assistito dal 7 ottobre e spiegare questa brutalità. A Gaza sono stati commessi crimini contro l'umanità esattamente per 28 giorni", ha detto Erdogan in una conferenza ad Astana, in Kazakistan, in occasione del vertice degli Stati turchi, come riporta l'agenzia Anadolu. Erdogan è tornato a chiedere un cessate il fuoco e ha ribadito la proposta per una "conferenza di pace internazionale" per porre fine al conflitto in Israele e Palestina. Il leader turco ha aggiunto che finora Ankara ha inviato 10 aerei con aiuti umanitari destinati a Gaza.

Oms: "Scioccato da attacchi alle ambulanze"

Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus si è detto "scioccato dalle notizie di attacchi alle ambulanze che evacuano i pazienti vicino all'ospedale al-Shifa a Gaza, che hanno provocato morti, feriti e danni". Su X ha ribadito che "pazienti, operatori sanitari, strutture e ambulanze devono essere protetti in ogni momento. Sempre".

Il Giappone evacua 46 cittadini

Un aereo militare delle forze di Autodifesa del Giappone ha evacuato 46 persone da Israele a causa dell'aggravarsi della situazione nella regione. Si tratta della seconda operazione di questo tipo dall'avvio delle ostilità tra lo Stato ebraico e il gruppo militante di Hamas a inizio ottobre. A inizio settimana il governo di Tokyo aveva chiesto ai propri cittadini presenti in Israele se desiderassero lasciare il Paese del Medio Oriente a seguito della interruzione dei voli delle compagnie aeree commerciali diretti in Giappone. Secondo i ministeri della Difesa e degli Affari esteri, 20 cittadini giapponesi, 15 sudcoreani, quattro cittadini vietnamiti e una persona con passaporto di Taiwan hanno espresso il desiderio di lasciare Israele. Le 46 persone a bordo dell'aereo militare includono anche sei familiari registrati come stranieri. Il ministero degli Affari esteri di Tokyo afferma che circa 800 cittadini giapponesi rimangono in Israele e nei territori palestinesi, e ha reso noto che altri due aerei da trasporto C-2 delle Forze di Autodifesa resteranno in stato di allerta nella vicina Giordania per future operazioni di evacuazione.

Si prevede che l'aereo arriverà all'aeroporto di Haneda a Tokyo, già venerdì.

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