Guerra in Israele

"Inevitabile avanzare su Rafah". Arrestati 100 terroristi nell'ospedale di Khan Younis

L'esercito israeliano continua ad operare nella città al centro della Strisica, per smantellare le strutture e la presenza di Hamas. Il ministro Gallant: "Rafah è il prossimo centro di gravità di Hamas"

"Inevitabile avanzare su Rafah". Arrestati 100 terroristi nell'ospedale di Khan Younis

Ascolta ora: ""Inevitabile avanzare su Rafah". E le Idf arrestano 100 terroristi nell'ospedale di Khan Younis"

"Inevitabile avanzare su Rafah". E le Idf arrestano 100 terroristi nell'ospedale di Khan Younis

00:00 / 00:00
100 %

Continuano le operazioni delle Idf a Khan Younis e i preparativi per marciare su Rafah. L’esercito israeliano ha riferito di aver arrestato circa centro personesospettate di attività terroristiche” nell’ospedale Al Nasser, il principale centro medico della città nella zona centrale della Striscia. Stando a quanto riferito dai militari, è stata “un’operazione precisa e limitata” contro Hamas.

Tra le persone finite in manette, vi sono un autista di ambulanza che avrebbe partecipato agli assalti del 7 ottobre, un combattente del Fronte di liberazione popolare della Palestina e un altro sospettato che ha ammesso di aver preso parte agli assalti dello Shabbat di sangue. All’interno dell’ospedale, inoltre, le Idf hanno rinvenuto armi, esplosivi e mortai. Fonti militari di Tel Aviv hanno anche espresso la loro convinzione che Hamas mantenga nella struttura sanitaria anche una stazione di polizia, un centro di comando e una sala per gli interrogatori. Un portavoce dell’esercito ha affermato che l’operazione si è basata su “informazioni dell’intelligence in base alle quali Hamas conduce la sua attività di terrore all’interno dell’ospedale stesso”. Attorno all’Al Nasser vi sono stati anche scontri a fuoco, durante i quali sono stati uccisi diversi terroristi.

Nel frattempo, le Idf si stanno preparando ad avanzare su Rafah, città al confine con l’Egitto che secondo il ministro della Difesa Yoav Gallant “è il prossimo centro di gravità di Hamas”. Durante una conferenza stampa, il membro del governo di emergenza ha definito “inevitabile” un’operazione di terra su vasta scala e ha ribadito che Israele non ha intenzione “di evacuare i palestinesi in Egitto. Rispettiamo e apprezziamo il nostro accordo di pace con il Cairo, che è un pilastro della stabilità nella regione”. Commentando le operazioni in tutta la Striscia, Gallant ha sottolineato i risultati ottenuti negli scorsi 133 giorni di guerra, affermando che “dei 24 battaglioni regionali di Hamas, ne abbiamo smantellati 18” nonostante “la complessità di un’area che nessun militare al mondo si è trovato ad affrontare”. Il riferimento è alla rete di tunnel e infrastrutture sotterranee, gli ostaggi ancora nascosti in tutta a Striscia e l’alta densità di popolazione civile.

Per quanto riguarda il futuro di Gaza, il ministro ha assicurato che Tel Aviv non ha intenzione di governare l’exclave al termine del conflitto, sottolineando che il principio guida per il giorno dopo Hamas è che “né Israele né Hamas avranno il controllo”.

Commenti