Dite la verità: sentivate la mancanza di Rocco Casalino? Tranquilli, sta tornando. Dopo essersi preso la scena durante gli anni di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, ha continuato a curare la comunicazione del Movimento 5 Stelle da dietro le quinte. Un ruolo importante, certo, ma ricoperto lontano dai riflettori. Ora, però, gli stimoli impongono di imboccare un'altra strada: come rivelato nei giorni scorsi, l'ex concorrente del Grande Fratello ha deciso di lasciare lo staff del M5S per intraprendere una nuova avventura professionale. Fin da subito sono rimbalzate diverse ipotesi, e ieri è stato lo stesso Casalino a fare chiarezza sul suo futuro.
Tenetevi pronti: tornerà alla ribalta nelle vesti di giornalista, probabilmente come direttore di una testata che si occupa di politica. Però, intervistato da Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7, ha messo le mani avanti: non sarà di partito, del Movimento 5 Stelle. "Vorrei iniziare questo percorso nuovo, credo molto nel giornalismo. Noi abbiamo molto sofferto, soprattutto all'inizio, quando siamo entrati in Parlamento, di un giornalismo troppo partigiano, troppo legato ai partiti", ha specificato Casalino.
Lo storico pilota della comunicazione del M5S non ha nascosto l'adrenalina e al tempo stesso l'ansia per la nuova sfida: "Credo che il giornalista debba avere proprio un ruolo diverso dai partiti. Io voglio anche fare uno sforzo, non sarà facile: sono stato 15 anni dirigente di un partito, non è facile staccarsi e poi riuscire a fare il giornalista in maniera obiettiva. Lo dico tra virgolette perché non esiste mai l'obiettività". A questo punto la domanda sorge spontanea: il suo progetto sarà di opposizione al governo guidato da Giorgia Meloni? Ma Casalino anche su questo punto ha voluto frenare: "Cercherò di raccontare i fatti, cercherò di tenermi più possibile vicino alla verità. Questo sarà l'obiettivo".
L'ex concorrente del Gf ha voluto sottolineare che con il Movimento restano brillanti rapporti: è convinto che i 5S abbiano ottime possibilità di crescita, che il centrosinistra abbia le carte per vincere le prossime elezioni e che Conte sia il politico più sottovalutato. "A Chigi si pensava non fosse in grado di fare il premier. Secondo me è stato un ottimo premier. I 210 miliardi di Pnrr tutti pensavano non sarebbe mai stato in grado di portarli in Italia".
Insomma, Casalino ha rimarcato che dietro la decisione di lasciare lo staff comunicazione dei 5 Stelle non ci sono spaccature e litigi: "Credo di aver fatto un ciclo". Finita un'era, se ne apre un'altra. Speriamo non in peggio.