Ha fatto molto notizia oggi la sua presa di posizione allo scoop de "La Verità", a firma del direttore Belpietro, intitolato "Il piano del Quirinale per fermare la Meloni". Galeazzo Bignami ha chiesto infatti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di smentire senza indugio quanto riportato dal quotidiano, secondo il quale alcuni consiglieri di Mattarella "auspicherebbero iniziative contro il presidente Giorgia Meloni e il centrodestra", esprimendo anche "giudizi di inadeguatezza" sull'attuale maggioranza di governo. A queste parole a opera del capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati è arrivata la replica del Quirinale che, in una nota diffusa, ha espresso "stupore" per le dichiarazioni dell'esponente di FdI giudicando che le sue affermazioni "sembrano dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo". Ma chi è e cosa rappresenta politicamente Galeazzo Bignami?
Chi è Galeazzo Bignami
Cinquant'anni compiuti lo scorso 25 ottobre, Galeazzo Bignami ha militato nelle file della destra bolognese fin dalla giovanissima età, entrando all'età di 14 anni a far parte del Fronte della Gioventù, l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, e diventando nel 1992 segretario regionale del Fuan. Nel 1996 assume il ruolo di dirigente nazionale di Azione universitaria, per poi svolgere dal 2001 quello di segretario regionale di Azione Giovani dell'Emilia-Romagna, di cui diviene membro dell'esecutivo nazionale. Alle elezioni amministrative del 1999 - quelle vinte storicamente dal centrodestra di Giorgio Guazzaloca - Bignami risulta eletto consigliere comunale per cui, nel 2001, viene nominato capogruppo di Alleanza Nazionale.
Riconfermato in Consiglio nel 2004, due anni più tardi si candida per la prima volta alla Camera con An, senza tuttavia entrare a Montecitorio. Nel 2009 aderisce al Popolo della Libertà e, con il nuovo partito fondato da Silvio Berlusconi, viene promosso a consigliere regionale dell'Emilia-Romagna per la provincia di Bologna grazie alle sue 13.333 preferenze. Con il termine dell'esperienza del Pdl, passa a Forza Italia e viene rieletto nel suo ruolo legislativo locale nel 2014 (9.956 voti personali). Con il partito azzurro Bignami entra in Parlamento nel 2018 alle elezioni del 4 marzo e, un anno dopo, dichiara di non riconoscersi più nel partito, per poi aderire a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni.
Rieletto a Montecitorio
Alle ultime consultazioni nazionali, viene rieletto a Montecitorio. Con la conseguente nascita del governo Meloni, nell'ottobre 2022 viene indicato dal Consiglio dei ministri come viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, affiancando il ministro e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini.
Passano due anni: il 3 dicembre 2024 viene eletto capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, in sostituzione di Tommaso Foti, nel frattempo nominato a sua volta ministro degli Affari europei, delle Politiche di Coesione e del PNRR al posto del neocommissario europeo Raffaele Fitto. Con il nuovo ruolo, Bignami lascerà definitivamente l'incarico di viceministro.