"Infame". "Non ho controllato": cosa è successo tra Crosetto e Bonelli

Durante l'acceso botta e risposta tra il ministro e il deputato di Avs era comparso una parola utilizzata nel comunicato ufficiale della Difesa ("infame") per la quale l'esponente del governo ha espresso tutta la propria amarezza

"Infame". "Non ho controllato": cosa è successo tra Crosetto e Bonelli
00:00 00:00

Lo scontro a distanza tra Guido Crosetto e Angelo Bonelli, sulla questione dei caccia F35 israeliani ospitati a Foggia per delle esercitazioni, prosegue con un secondo tempo. Tutto nasce da un termine ben specifico utilizzato nella giornata di ieri dal ministro della Difesa, tramite una nota ufficiale della Difesa, per smentire le parole che erano state utilizzate dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra per attaccare il governo Meloni proprio su questo fatto ("L'esecutivo ha autorizzato tutto questo. Vi dovreste vergognare profondamente", aveva dichiarato il parlamentare di centrosinistra durante il Question time): "Strumentalizzare il dolore per fare propaganda, raccontando falsità in Aula, è semplicemente vergognoso e infame".

Quest'ultimo aggettivo non è passato inosservato. Tant'è che Bonelli è ritornato sull'argomento e, nel confermare il fatto che il governo italiano "ha consentito, nel pieno dello sterminio del popolo palestinese a Gaza, di migliorare le capacità operative dei sistemi d'arma dei caccia F-35, che hanno distrutto scuole, ospedali, campi profughi, seminando terrore e morte", ha inoltre aggiunto una postilla: "Non voglio le scuse del ministro, che forse dovrebbe rendere conto al suo staff per la calunnia che mi è stata rivolta, perchè non ho infangato le Forze armate. Le scuse vanno date alle mamme e ai bambini di Gaza, che grazie anche all'Italia potranno essere colpiti con più precisione dai caccia F-35 israeliani, opportunamente addestrati l'11 febbraio 2025 a Foggia".

Frasi che hanno visto immediatamente le scuse da parte dello stesso Crosetto con un post pubblicato su X. "Ieri un comunicato ufficiale della Difesa, uscito dopo un mio tweet di smentita sulle presunte esercitazioni di F35 israeliani su suolo italiano, come denunciava in Aula l'on. Bonelli, conteneva un aggravio di parole e definizioni che non mi è proprio e che non avrei mai usato. Ed infatti nel mio tweet non c’erano", ha precisato il titolare del dicastero di Palazzo Baracchini.

"Contestavo, alla radice, le sue affermazioni e basta. Quindi, ha ragione Bonelli: il comunicato conteneva parole esagerate e termini inappropriati ed ingiusti - è l'ammissione di Crosetto -. La colpa è mia ed è stato un mio errore quello di non controllare il comunicato preparato dai miei uffici e poi uscito. Non ho quindi alcun problema a scusarmi perché le parole offensive e violente nella polemica politica non hanno mai fatto parte del mio modo di servire le istituzioni".

Resta comunque in piedi il merito e il contenuto della questione che lo stesso esponente del governo aveva poi scritto di suo pugno su X, ovvero: "Non ci sono stati F35 israeliani in Italia né nel 2025, né nel 2024, né nel 2023. Immagino chiederanno scusa per la falsa notizia e gli insulti correlati".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica