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La sinistra usa pure il fango della frana contro il governo

Nelle ore in cui avveniva l'ennesima tragedia annunciata, alcuni esponenti di sinistra utilizzavano la calamità naturale per attaccare il governo e i suoi esponenti

La sinistra usa pure il fango della frana contro il governo

A Ischia, il fango crollato dalla montagna. Nei palazzi della politica, quello gettato strumentalmente contro il governo. Mentre l'Isola Verde subiva l'ennesima tragedia annunciata, qualcuno usava la sciagura per attaccare l'esecutivo e suoi principali esponenti. Nelle stesse ore in cui i soccorritori intervenivano tra la melma e le macerie, a sinistra c'era già chi lanciava strali e frecciatine contro la squadra del premier Meloni, senza farsi troppi scrupoli nell'utilizzare il dramma come occasione per fare polemica politica.

Le polemiche dal Pd

A dare sfogo per primo alle ostilità era stato il governato della Campania, Vincenzo De Luca, prendendosela con Salvini per alcune sue dichiarazioni provvisorie sul bilancio della tragedia. L'esponente Pd, alla guida della Regione dal 2015, avrebbe poi glissato sulle responsabilità locali, scaricando invece gli oneri politici di quanto accaduto sulla "legislazione nazionale abbastanza sgangherata e inconcludente". In compenso, nessun cenno di autocritica e nessun riferimento a eventuali inadempimenti in ambito regionale. Altrettanto incredibile la polemica sollevata dal deputato dem Alessandro Zan, che nelle concitate ore successive alla tragedia ha scelto criticare il governo.

L'ipocrisia pentastellata

"Chi è il Ministro dell’Interno? Salvini o Piantedosi? Questa corsa spregiudicata per arrivare primo nell’annunciare morti come fossero numeri è semplicemente scandalosa. Quanto accaduto a Ischia spezza il cuore, non ci può essere spazio per speculazioni. Il governo chiarisca", ha affermato il parlamentare Pd. In un momento nel quale la politica avrebbe dovuto dimostrare compattezza e senso d'unità (almeno per rispetto a chi stava vivendo il dramma), anche da parte dei Cinque Stelle arrivavano critiche a Salvini per le sue presunte "ansie da dichiarazione". Dai pentastellati, però, non si sono stranamente uditi riferimenti al "condono" che il governo Conte concesse nel 2018 ai comuni ischitani già colpiti dal terremoto: un provvedimento oggi tornato fatalmente d'attualità, con azzardate giustificazioni da parte dell'ex premier.

Gli attacchi della stampa progressista

Intanto, alcuni giornali di area progressista ipotizzavano persino contrasti all'interno dell'esecutivo tra il leader della Lega e il capo del Viminale. Nulla di concreto, ovviamente: solo ricostruzioni fantasiose e un tantino fuori contesto. Nell'odierna edizione di Repubblica, poi, contro l'esecutivo si sono scagliati sia Concita De Gregorio sia Michele Serra. Two is megl' che one. "Mia nonna diceva 'è successa Casamicciola' per dire disastro, e non conosceva Salvini. Ciano il Duce Badoglio sì, ma non Salvini. Senz'altro erano peggio quelli di prima, per carità, un regime è un regime non c'è paragone, ma il livello di approssimazione sciatteria furbesca e cinismo un tanto al chilo di certi campioni della democrazia – eletti dal popolo, massimo rispetto al popolo – è impressionante", ha scritto la giornalista pisana, mentre il collega se l'è presa con i tg del servizio pubblico, rei di aver dato troppo spazio alla "assurda sfilza delle parolette governative" sulla frana.

Mentre il maltempo si abbatteva sulla Campania e in particolare su Ischia, sul segretario del Carroccio si erano abbattuti invece gli attacchi di Angelo Bonelli di Europa Verde. "Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini parla di 'mettere in sicurezza il territorio' ma in realtà la sua prioritá é il Ponte sullo Stretto ed è da sempre nemico del clima...", affermava l'esponente di sinistra tramite le agenzie.

Come se l'inderogabile urgenza del momento fosse quella.

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